L’intervista a Roberta Giallo: Il suo inizio e il nuovo album al Caffè Bravo

Un Artista con la “A” maiuscola: Roberta Giallo è cantautrice, autrice, performer teatrale, pittrice e scrittrice. Nasce a Senigallia il 26 dicembre 1982, fin da giovanissima si appassiona alla musica, facendone la sua filosofia di vita e inizia a studiare pianoforte. Nel 2002 si trasferisce a Bologna dove si laurea in Filosofia Morale e si specializza con lode in Scienze Filosofiche, una laurea che l’aiuta anche nel comporre i suoi testi. Nel corso della sua carriera le vengono riconosciuti numerosi riconoscimenti come “Un Certain Regard” per la migliore esibizione live di Musicultura 2013, vince per due volte consecutive la borsa di studio per autori al CET di Mogol, il Festival del Mediterraneo, il Soleada Festival, il Cornetto Free Music Festival promosso dall’Algida e tanti altri, apre il concerto di Sting a Napoli e si esibisce ad Hong Kong in uno spettacolo teatrale.

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Raggiunta telefonicamente ci ha raccontato, in un modo chiaro ed emozionante, la sua vita d’artista e dell’imminente evento che la vedrà protagonista al Caffè Bravo di Bologna il prossimo 24 gennaio, dove presenterà il suo ultimo progetto “L’Oscurità di Guillame”:

Siamo partiti dal suo percorso artistico e del suo stile musicale, “ho iniziato presto con le lezioni di pianoforte e canto lirico, componevo melodie con la voce, grazie agli apprezzamenti dei maestri ho deciso di intraprendere la carriera di cantante e cantautrice, (…) il mio stile? faccio fatica anche io a spiegarlo, per quanto riguarda il genere musicale, io faccio un po’ di tutto, passo dalla lirica, al pop, al jazz, al celtico e il Soul, una sorta di Yellow Music

Nell’intervista emerge un invidiabile cultura musicale che le ha permesso di variare con grande facilità tra i generi musicali: “Bisogna andare molto indietro, io guardo sempre al passato, a ciò che la storia ha reso grande, Edith Piaff lei era eccezionale o la Callas, ma non solo per il cantato, anche per lo stile e l’eleganza che avevano, poi amavo Aretha Franklin, beh queste erano le cantanti che ascoltavo da piccola, poi se guardiamo al panorama italiano ho amato Mia Martini e Lucio Battisti come interpreti. Ad oggi Anohni, Robbie Williams, mentre in Italia, ascolto i cantautori, Battiato, Carmen Consoli, Venditti, De Andrè, anche i Beatles mi hanno influenzato inconsciamente (il loro è stato il mio primo disco acquistato, era una doppia antologia)”. Inoltre, ci racconta anche del suo rapporto con Lucio Dalla: “Per quanto riguarda Lucio Dalla, ho avuto la fortuna di conoscerlo tramite Mauro Malavasi, alcuni anni fa, era una persona fantastica, rimase colpito dalle mie canzoni, e ha collaborato ad uno spettacolo teatrale aiutando nella regia. Capitava di andare a cena fuori tutti e tre insieme, mi ha coinvolto nel suo ultimo disco, nella colonna sonora del film di Pupi Avati e come comparsa in un suo video clip. Il mio spirito guida nel mondo della musica”.

Roberta ci ha emozionato parlando del suo prossimo concerto al Caffè Bravo di Bologna, dove presenterà il suo ultimo album: “Tengo moltissimo a questo evento, il 24 gennaio a Bologna presenterò il mio primo vero album, la mia opera prima, tra l’altro mi inorgoglisce presentarlo al Caffè Bravo, inoltre lì tengo anche una rassegna dedicata ai cantautori, quindi mi sento come a casa. Lo presenterò con l’aiuto di musicisti molto bravi come: Pietro Posani, Enrico Dolcetto e Marco Paganelli. Non mancheranno sorprese e ospiti, come Nicolas Bonazzi, sarà una festa, racconterò una storia e la spiegherò cosi si capirà meglio l’album. Tengo molto a questo evento e spero che arrivino da tutta l’Italia” e ci ha anticipato qualcosa anche del suo album: “L’Oscurità di Guillame, è un concept album che racconta una storia d’amore autobiografica, in questo progetto non ho avuto paura di raccontarmi, ho raccontato una storia travagliata, dove ogni canzone rappresenta un capitolo, dall’innamoramento alla fine, anche se svelerò tutto all’evento. Una sorta di thriller, dove sono stata supportata da Malavasi come arrangiatore, un racconto che può servire anche da monito per tutti, perché questa storia nasce attraverso il web, attraverso le e-mail, dove sono finita vittima di una illusione, senza raccontare il finale, ho avuto il desiderio di scrivere un disco sempre su suggerimento di Malavasi e Dalla. Ho dovuto superare un lutto e questo disco mi è servito anche per sfogarmi. È un progetto ambizioso perché potrebbe diventare anche un’opera teatrale o trasformato anche in altre forme di rappresentazione (…) Faccio fatica a scegliere un brano più rappresentativo, a parte Amore Amor, che è il singolo già uscito che mi sta dando tante soddisfazioni, In amore muoio di frontale sarà il prossimo singolo, il ricordo di una malattia nella continua ricerca di un amore infinito, vissuto in modo malsano cercando l’eccesso e l’assoluto, cercando uno stravolgimento continuo dell’amore, poi c’è pure giornata no una canzone preveggente che avevo già fatto e con la quale ho aperto il concerto di Sting”.

Concludendo, alla domanda se avesse due desideri da realizzare si è espressa in questi termini: “mi piacerebbe molto partecipare a Sanremo e perché non partecipare anche al Premio Tenco” dimostrando carattere e fiducia nelle sue qualità.

Ricordiamo che il suo secondo singolo “In amore muoio di frontale” uscirà il prossimo 10 gennaio, mentre il 20 gennaio uscirà l’album e in attesa riproponiamo il suo primo singolo “Amore Amor“:

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