MFQS è il suo nome d’arte e, alla mia richiesta di decodificarci l’originale sigla, Franco Ranieri, romano ed appassionato di musica, arte e cultura, con uno spiccato senso di partecipazione emotiva verso vicende ed episodi che vedono il mondo e i suoi abitanti protagonisti, mi mostra il suo biglietto da visita, insieme a parecchio materiale cartaceo e non, che chiama “feedback”. Inizio ad incuriosirmi, che vorrà dire? E leggo: Metatron Franco Quadrimensional Sensitive – Ora il suono è perfetto.
Franco, gli chiedo, come nasce, da quale idea, e quanto tempo fa, questa voglia di produrre qualcosa di tuo, di originale, da completo autodidatta, ma con tanta, tantissima pazienza?
Ero giovane, mi risponde, ma già insofferente alla dimensione meramente commerciale e di vuotaggine che la musica, per lui divina, letteralmente terapeutica (NdR), stava assumendo. Abito che, purtroppo, non ha smesso più indossare, arrivando a degenerare in un suono stomachevole, privo di vibrazione, di passione, di cuore, ma devoto alle grande etichette, alle produzioni sovrane, ai poteri forti.
La mia musica, aggiunge, è assoluta, pura, perché alla gente faccio provare emozioni, la rendo, anche solo per un secondo, partecipe della registrazione del pezzo in studio: è come se l’artista fosse lì con loro, se ne sente la saliva in bocca, il fiato ansimare dopo un acuto; ogni strumento viene indagato nella propria particolarità. Non è marketing, di quello non me ne frega nulla, dice, è far provare emozioni alle persone, renderle vive, toccarne la sensibilità, spesso spenta, morta.
Infatti, Franco mi spiega che sa praticamente rivitalizzare qualsiasi cosa emetta un suono, e di conseguenza, anche film, o semplici filmati: da qui ne deriva il “tanto altro”, a cui spesso ha fatto riferimento durante la nostra chiacchierata, durata più di tre ore.
Collegamento cuore – anima, occhi chiusi ed orecchie tese a carpire sensazioni, suoni, impressioni dall’esterno: è così che si ascoltano i brani riadattati di Franco, in arte MFQS. Durante i suoi concerti, di cui il prossimo sarà fra due giorni, il prossimo 11 dicembre, presso lo “Spazio Tesla” di Piacenza, ci sono state persone, fra le quali Silvana e Francesca, che hanno riferito dell’esperienza come orgasmica: e non ha paura a dirlo, Franco.
La mia musica non è terrestre, perché scompongo quella vuota e prodotta dagli artisti (la vera, per così dire) e la ricompongono con la “luce”; sono disposto a lavorare anche 48 ore (stare in cuffia, NdR), ed andrei anche in Giappone per proporla, in luogo dell’immobilismo e conservatorismo nostrano: l’estero è molto più stimolante e costruttivo da questo punto di vista. Vorrei portare la mia musica ad essere terapeutica, vengano ad ascoltarla (ed è già successo, NdR) musicoterapeuti, fonici, ingegneri del suono, e mi dicano se non è non di alta, ma di altissima definizione: dovrà essere per forza di cose così, ho già riscontri pratici fra la gente, e il mio lavoro dura ormai da più di quarant’anni, fino al 2016, momento in cui ho deciso di levare il velo alla mia creazione, e di esportarla quanto più possibile, perché per me, prima di tutto, è una missione. Una missione celeste.
Non ci sto, mi confessa, alla spersonalizzazione (e si vede una certa passione che sprigiona da tutti i pori, NdR): la musica è la mia compagna ed è un modo per portare l’amore al cuore. Per questo sono ancora in pedi, e non ho paura di nulla: faccio concerti per provocare. Chi? Gli chiedo. Beh, un po’ tutti, mi risponde. Da YouTube che mi ha rimosso 2000 fan per problemi di copyright (dicono loro) a tutti coloro che “solo” producono musica, non la costruiscono, non la sentono. C’è molta ipocrisia, ed io voglio smascherarla, poiché mi ritengo prima di tutto un ricercatore.
E’ sugli scudi, Franco, e sinceramente non me la sento di biasimarlo, anzi. La mia esperienza è stata molto molto piacevole, la ripeterei. E la mia speranza, invece? Quella di ricevere un altro cd di Paul Kalkbrenner, rigorosamente rivitalizzato da lui, in omaggio.
Qui altri feedback: https://www.youtube.com/channel/UCzgeRDenNPHDiPUeEh3TWQQ.
Buona visione!