Travolgente, melodico e ricercato.
Questo è Mutande, Calzini, disordine nell’Armadio il 1° album di Marco Pische, all’anagrafe Marco Pischedda, romano di nascita e d’abitudine. Un album colorato, dai ritmi energici e vocalmente molto simile al grandissimo Rino Gaetano. La sua chitarra sembra danzare con le parole, creando allegria e suscitando nell’ascoltatore una voglia irrefrenabile di riascoltarlo più volte. Personalmente la canzone che proprio non riesco a smettere di ascoltare è Fiore di Strada.
La musica è per molti fonte di relax, svago ed è utile per staccare un po’ dal lavoro o dallo studio, isolandosi per qualche minuto nelle cuffiette dell’iPod o del cellulare per ascoltare la vostra musica preferita. Questo è un album da usare in più di un’occasione, per chi fa sport, per chi vuole creare un’atmosfera ‘particolare’ con la propria ragazza, per serate con gli amici e molto altro…
Quando tornerete sul vostro profilo Spotify, non potrete non ricordarvi di Pische, e dovrete metterlo nelle vostre playlist preferite, perché un album così è merce rara; come diceva Artaud: “La musica è il solo passaggio che unisca l’astratto al concreto.“
Il primo album non si ‘scorda’ mai… solo il disordine del giorno dopo la presentazione…