La situazione della piattaforma berlinese è apocalittica, ma potrebbe essere salvata da un miracolo biblico, anzi tecnologico. Dopo l’illusione di Spotify, è arrivato sulla scena il vorace Google, pronto a stipulare un accordo davvero vantaggioso per esso.
Infatti big G è intenzionata ad acquistare la SoundCloud Ltd. per una cifra attorno ai 500 milioni di euro, la metà di quanto richiesto effettivamente dalla società tedesca. Ma, voglia il ritiro di Spotify per timori futuri – eventuali problematiche che di fatto comprometterebbero l’ipotetica quotazione a partire da quest’anno -, voglia la paura del naufragio totale – i conti, seppur secretati dal 2014, presagiscono un segno negativo -, l’accordo potrebbe essere accettato lo stesso.
Si arriverebbe così ad una storica firma che allargherebbe l’universo musicale del colosso americano che vanta già l’applicazione Google Play Music. Inoltre irromperebbero sulla scena una miriade di artisti underground che hanno un legame fortissimo con i propri fan, basati sul tasto “Play” – ascoltatori che sono all’incirca 175 milioni nel mondo e darebbero manforte al progetto di Google. Per SoundCloud invece una salvezza economica e una rassicurazione al suo popolo di utenti, pronti a continuare questa storia nata nel 2008 e ricca di soddisfazioni personali.