Che cosa è il cambiamento? La definizione dice: «atto ed effetto del diventare diverso». Questa parola è una delle più inflazionate e abusate negli ultimi tempi, nei media, nella politica e nella società essa viene ripetuta continuamente e ossessivamente un giorno sì e l’altro pure. Il cambiamento più grande però è avvenuto negli ultimi anni, con il passaggio dall’analogico al digitale si è aperto un nuovo mondo quello: web.
Uno degli artefici di questo cambiamento è senza ombra di dubbio Federico Saliola, uno dei primi registi web del nuovo secolo.
Ciao Federico, ti ho conosciuto con Romanzo Demenziale, ma come è nata questa passione, da dove partono questi progetti?
Iniziò tutto con un libro, che scrissi insieme ad Alex Di Savino, inizialmente si chiamava “Il buongiorno si vede dal cretino”, praticamente volevo fare questa raccolta di barzellette, freddure da leggere ogni mattina per dare un buon inizio di giornata. Tante di queste battute le ho trasformate in video, alcune erano capitate veramente. Infine, molte le ho portate in Romanzo Demenziale. Ma prima, anche se sembra così breve, il percorso è stato veramente lungo. Iniziò grazie ad un collaboratore RAI, che
mi propose di trasportarle in video. Fino ad all’ora non avevo mai toccato una telecamera, anche se la passione c’è sempre stata. Mi feci coraggio e andò abbastanza bene, nel frattempo cambiai il titolo con “Romanzo Liceale” perché nel frattempo avevo lavorato con un capogruppo su Romanzo Criminale e mi piacque molto l’idea di associare Romanzo – visto che in quel momento andavano tutti matti per la serie – quindi insieme gli amici decidemmo così. Però subito dopo pensammo: “ok, va bene! ma chi ci presterebbe una scuola, a gratis, per girare una serie?”. Quindi passammo da Romanzo Liceale a Romanzo Ospedale, però anche qui sortì lo stesso problema, un amico disse: “ma chi ti presterebbe un ospedale per fare dei video demenziali?”. Come una visione, capimmo che avevamo trovato il titolo: “Romanzo Demenziale“. Anche se un Romanzo Demenziale già esisteva, ma era uno spettacolo teatrale, quindi potevamo utilizzarlo solo con un sottotitolo: “Matti da legare“. La serie iniziò benissimo tant’è che esordimmo in alcune reti locali, siamo stati la prima serie italiana a partire da internet ad approdare in TV.
Tu hai lavorato in produzioni grosse come quelle dei Liceali o Romanzo Criminale, quindi conosci entrambi i “mondi”, quanto è difficile trovare gli sponsor per girare queste serie web?
Beh, diciamo che io avevo un piccolo service di realizzazioni video per matrimoni, battesimi e feste. Da lì sono partito, sicuramente è nato grazie ad un rapporto di amicizia con altri che credevano nello stesso progetto, e che avevano voglia di mettersi in gioco. Certo poi, a volte non basta, servono contatti, anche molto importanti per riuscire a raggiungere ottimi risultati! Il momento, purtroppo, è questo. I giri sono molto chiusi e da una parte è un bene, perché altrimenti sarebbe accessibile a tutti, purtroppo sembra un lavoro facile, ma no lo è; dietro c’è uno studio intenso, grande passione e molto impegno pratico e teorico! Noi ci siamo riusciti, anche perché siamo un gruppo molto unito! Il percorso è lungo, sono partito praticamente da minorenne, bisogna essere come le formiche, un pezzo alla volta per costruire il tuo formicaio fatto di conoscenze giuste e persone giuste. Bisogna sempre cogliere le pochissime opportunità e coglierle al volo! Tra l’altro siamo stati ribattezzati il “il primo cinepanettone web”, ovviamente quest’anno abbiamo fatto un seguito. Chi vince la schedina è fortunato, ma prima l’ha giocata!
Cogliendo i Cinepanettoni, voi siete stato un cambiamento, quasi un passaggio di consegne, secondo te il web supererà la TV o il Cinema?
Sicuramente le cose stanno cambiando, il web potrebbe sostituire senz’altro la TV, basta pensare che ormai le televisioni sono tutte Smart TV. Una volta le produzioni chiedevano le visualizzazioni, adesso per colpa di chi se li comprava, guarda giustamente solo se è un buon prodotto! Noi, per esempio, non siamo andati benissimo sul web, però siamo riusciti ad arrivare nelle TV. Io preferisco avere 10 visualizzazioni vere, che 300 mila finte. Credo molto di più nello sponsorizzare di un video, invece che comprarsele. Il cinema? sono un amante di quest’arte, devo ammettere che purtroppo anche le sale stanno morendo e questo cambiamento, molto probabilmente, arriverà.
Per un attore quanto e mortificante essere chiamato Youtuber?
Allora, mi è capitato spesso di essere riconosciuto come uno Youtuber, ma comunque va bene così; perché Youtube ci ha dato una grande finestra. Fino a 20, 25 anni fa sarebbe stato impossibile e comunque di “Attori veri”, almeno italiani, ce ne sono pochissimi.
Che cosa rende particolare Romanzo Demenziale, e quanto è difficile rivedersi?
Ho avuto dei momenti in fase di post-produzione che ho pensato:
“no, questa non possiamo metterla, ci prenderà in giro tutto il web!“. Ovviamente quelli erano i pezzi migliori. Beh… che dire? noi ci abbiamo provato, è andata così! Internet è un’arma a doppio taglio, è aperta a tutti e proprio per quello chiunque può entrare, la nostra fortuna è che siamo stati selezionati da alcuni editori e quindi filtrati. Quello che ha attirato il pubblico è stato sicuramente il Titolo, ovviamente i contenuti e la fotografia. La qualità è per pochi, ma a lungo andare la gente ci fa caso! Ci abbiamo provato fino in fondo, andando per gradi e per il momento ci stiamo riuscendo! Grazie anche ad attori bravissimi, come: Veronica Rossi (attrice nella compagnia Arcadia di Roma), Umberto Stazzi, “Bruscolino” Ettore Rotundo, Davide Rondinella (nipote del grande compagno di Totò Giacomo Rondinella) e Bianca Maria Brugioni.
Grazie Federico, però ora definiscimi in 3 parole Romanzo Demenziale e parlaci dei tuoi prossimi progetti…
Grazie a voi! Anche se sono di parte, dico: divertente, veloce e dinamico! Mentre per i prossimi progetti direi che riparto dagli albori, “Il buongiorno si vede dal Cretino” diventerà presto una sorta di Zelig delle TV locali! Grazie ancoraAndrea!
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