Facciamo un salto nel passato per poi tornare al presente. Sono passati vent’anni e Danny Boyle ha deciso di riportare in scena “quei bravi ragazzi” di Trainspotting. Nella pellicola “T2 Trainspotting” che è certamente una “operazione nostalgia”, nelle sale italiane dal 23 febbraio, bisognerà vedere come saranno cambiati quei ragazzacci, che hanno ormai consumato i loro anni migliori. «La nostalgia c’è e riguarda tutti, anche il pubblico – ha dichiarato infatti il regista di Manchester -, ma questo è anche un film che parla di età adulta e tempo che passa. I miei protagonisti se la sono spassata nella giovinezza e ora vi restano aggrappati a fare i conti con quello che sono diventati». Beh, le premesse per un potenziale successo ci sono tutte!
Per il film, selezionato al Festival di Berlino, stesso cast di 21 anni fa. Mark Renton (Ewan McGregor) è tornato a casa dopo aver cercato di farsi una nuova vita, sempre all’insegna della legalità, ad Amsterdam; lo psicopatico Francis Begbie (Robert Carlyle), appena fuggito dalla galera, ha ancora voglia di uccidere ed è ora dipendente del viagra; Simon Williamson (Jonny Lee Miller) ha messo su un bordello con la sua compagna bulgara Veronika (Anjela Nedyalkova); Daniel ‘Spud’ Murphy (Ewen Bremner) che cerca ancora di liberarsi dall’eroina si è scoperto invece scrittore.
Il fil rouge che accomuna tutti i personaggi è la crisi di mezza età, la paura e l’ansia di diventare vecchi. Mentre le donne, diventate mamme, riescono ad accettare l’età che passa e a crescere, gli uomini, nonostante gli anni passati, sono rimasti bambini dentro ed ora cercano di dimostrare che la loro vita (illegale) è ancora lunga.