Happy Birthday Jon Bon Jovi

Se fosse nato in Italia si chiamerebbe Giovanni Bongiovanni, invece, anche se il padre era originario di Sciacca (Sicilia),  il suo nome è Jhon Frances Bongiovi. Nato nel 1962 a Perth Amboy, nel New Jersey. Primo dei tre figli (gli altri due sono Anthony e Matt) di Carol, ex coniglietta di Playboy, e John Bongiovanni, barbiere (anche lui diventato appunto Bongiovi), rivelò fin da piccolo di essere un ribelle e un grande desiderio di mettersi in mostra. Malgrado il padre barbiere, poi, nessuno riusciva a dissuaderlo dal tenere i capelli costantemente lunghi, capigliatura che abbinata ad un look dal vago sapore metallaro gli davano già un aspetto da vero rocker.

tumblr_lr7t9ab00q1qc3f1bo2_500

La prima chitarra arriva all’età di sette anni, ma è solo tre anni dopo che inizia a suonare con un certo impegno, folgorato sulla via del Pop, prendendo qualche lezione da un insegnante di musica del quartiere.

Il primo gruppo musicale messo in piedi con alcuni compagni di scuola da Bon Jovi si chiamava “Starz” , band che riuscì tenere un solo concerto, anche per via di un piccolo particolare: esisteva già un gruppo americano molto più popolare di loro che portava lo stesso nome. John cambiò quindi il nome in “Raze” ma l’esperienza, per un verso o per l’altro, si rivelò comunque fallimentare.

Più tardi John fece un provino per il film “FootLoose” e la Paramount lo scelse per il ruolo principale, cambiando la sceneggiatura da ballerino a stella del rock. Per John questa fu la prima scelta decisiva e decise di rifiutare, non voleva essere conosciuto come un attore con aspirazione da rockstar.Era la musica il suo mondo. Come tanti altri al suo fianco (in primo luogo la madre), comincia a credere anche lui al sogno di un palcoscenico tutto per lui e decide di cambiare nome, di scegliere uno pseudonimo che lo facesse sembrare più “americano” e che fosse più facile da pronunciare dai suoi concittadini. Nasce così Jon Bon Jovi, a cui ben presto si interessano numerose case discografiche, colpite anche dalla grinta dei pezzi che proponeva insieme alla sua band.

giphy-1

Nel 1984, dopo aver etichettato il gruppo definitivamente a suo nome, I Bon Jovi (Richie Sambora, chitarra; David Bryan, tastierista; Alec John Such chitarrista ritmica; Tico Torre, batteria) emersero dagli ambienti proletari urbani del New Jersey, facendosi conoscere al grosso pubblico con brani come “Burnin’ for love”, “Get ready”, “Breakout”, “Runaway” a cui seguirono l’anno dopo “In and out of love” tratto dall’album “7800° Fahrenheit”. Armonie vocali, assoli hard sono le caratteristiche di questo gruppo che nel 1986 con la pubblicazione dell’album “Slippery when wet” ottenne uno dei più grossi successi di vendite di tutti i tempi con venti milioni di copie vendute. Con questo album lo stile del gruppo raggiunse, a detta degli intenditori, la definitiva maturità esprimendo un sound rabbioso, un pop metal con dall’anima blues, ballate ispirate alla poetica di Springsteen ma rese più elettriche e romantiche.

giphy

In breve tempo, così vanno le cose nello show business, da semplice ragazzo siciliano che litigava col padre per via dei capelli lunghi Bon Jovi diventa una rock star internazionale, un idolo acclamato da milioni di ragazzine adoranti, anche per il non secondario elemento che il Nostro, manco a dirlo, è dotato di un notevole “appeal”.

Poi il gigantesco business del Bon Jovi FanClub è direttamente nella mani della madre Carol, una delle poche persone che lo hanno incoraggiato a perseguire sempre la strada che sentiva dentro di sé, ormai orgogliosa dei risultati ottenuti dal figlio e felicemente stanziale nella gestione delle royalties che quel successo fa ininterrottamente piovere sulla sua testa.

Gli ultimi lavori della band sono “Have a Nice Day” (2005), “Lost Highway” (2007), “The Circle” (2009).

Pubblicato in: Senza categoria | Taggato:

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.