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Visto dall’alto ricorda un fitto termitaio. Ma avvicinadosi si scopre che queste costruzioni di forma conica del villaggio di Kandovan, nell’Iran nordoccidentale sono vere e proprie abitazioni. I karan (che nel dialetto locale significa “alveari”) sono scavati all’interno di rocce di origine vulcanica presenti nella regione. Originariamente utilizzati come riparo per difendersi dall’avanzare delle orde di Mongoli, ora sono abitazioni a più piani del tutto efficienti nel riparare dalle temperature esterne. Le ceneri vulcaniche compresse che formano le pareti sono infatti perfetti isolanti naturali. Il villaggio ha più di 700 anni ma continua a esercitare un fascino fiabesco in chi lo visita.

Visto dall’alto ricorda un fitto termitaio. Ma avvicinadosi si scopre che queste costruzioni di forma conica del villaggio di Kandovan, nell’Iran nordoccidentale sono vere e proprie abitazioni. I karan (che nel dialetto locale significa “alveari”) sono scavati all’interno di rocce di origine vulcanica presenti nella regione. Originariamente utilizzati come riparo per difendersi dall’avanzare delle orde di Mongoli, ora sono abitazioni a più piani del tutto efficienti nel riparare dalle temperature esterne. Le ceneri vulcaniche compresse che formano le pareti sono infatti perfetti isolanti naturali. Il villaggio ha più di 700 anni ma continua a esercitare un fascino fiabesco in chi lo visita.

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