Frank Underwood sta tornando

 

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House of Cards -Gli intrighi del potere è una serie televisiva statunitense,  prodotta da Beau Willimon. È un adattamento dell’omonima miniserie televisiva prodotta dalla BBC, a sua volta basata sull’omonimo romanzo di Michael Dobbs. Ambientata nell’odierna Washington D.C, segue le vicende di Frank Underwood (Kevin Spacey), un Democratico amante del potere e delle costolette; eletto nel quinto distretto congressuale della Carolina del Sud e capogruppo di maggioranza della Camera che, dopo essersi visto sottratto il posto da Segretario di Stato che il neo-presidente gli aveva promesso, inizia un giro di intrighi per giungere ai vertici del potere americano. Sua moglie, Claire Underwood, lo aiuta nel suo piano. La serie tratta di temi quali potere, manipolazione e spietato pragmatismo. 

L’intera prima stagione, composta da tredici episodi, ha debuttato il 1° febbraio 2013. Frank e Claire iniziano a tramare una vendetta contro il presidente Walker, venuto meno all’iniziale promessa fatta. Questa decisione del presidente innesca una serie di complotti, piani e tradimenti, architettati da Underwood, volti a destabilizzare l’entourage della casa bianca. La vendetta come movente, la scalata al potere come fine ultimo. In questo delirio politico shakespeariano, in cui non esistono buoni o cattivi, si muovono personaggi disillusi e senza scrupoli. Giornalisti, guardie del corpo, sindacati, lobbisti, faccendieri, funzionari di stato e responsabili no profit sono i re e le regine che si trascinano nella grande scacchiera del potere, dove non c’è alcuna consolazione per i tristi comuni pedoni. La regina in persona si chiama Claire Underwood (interpretata dalla splendida e glaciale Robin Writght), moglie (non) devota di Frank, fredda e calcolatrice donna che ogni politico che si rispetti dovrebbe avere al proprio fianco. L’aspirante regina, invece, è Zoe Barnes, che ha il visino angelico di Kate Mara, giornalista che tenta la scalata al successo grazie all’appoggio di Frank. Il ruolo dell’alfiere sulla via della redenzione è affidato a Peter Russo (Corey Stoll), deputato dal vizietto facile, comodamente corruttibile, che Frank ha ammaestrato a docile pedina del suo lungimirante disegno.

La seconda stagione vede poi un Frank Underwood appena diventato vicepresidente, dopo il riuscito complotto messo in piedi nella prima stagione. Inizia con un primo grosso colpo di scena: l’assassinio della giornalista Zoe Barnes, che stava indagando sulla morte del deputato Peter Russo, gettata sotto un treno della metropolitana. Underwood decide di lavorare per promuovere una giovane deputata ed ex soldatessa, Jacqueline Sharp, a capo della maggioranza al Congresso e soprattutto comincia a occuparsi di rapporti commerciali con la Cina insieme al Segretario di Stato Catherine Durant: una questione importante per l’amministrazione, dato che sta molto a cuore a un potente milionario – Raymond Tusk – che è anche uno dei più influenti consiglieri del presidente Walker.

Underwood fa il doppio e il triplo gioco in più di un’occasione per far spazientire sia Tusk che Walker e metterli uno contro l’altro: e durante questo trafficare finisce per portare all’interruzione dei rapporti diplomatici tra Stati Uniti e Cina, per far arrabbiare un importante imprenditore cinese – Xander Feng – interessato alla costruzione di un ponte sul canale Long Island Sound e per scoprire che lo stesso Feng è in affari con Tusk. I rapporti tra Tusk e Walker precipitano, al punto che a un certo punto la società energetica di Tusk per ritorsione toglie la corrente elettrica allo stadio dove Frank Underwood sta per fare il lancio cerimoniale prima di una partita di baseball; e Underwood subito dopo suggerisce al presidente di commissariare le centrali energetiche di Tusk.

Ma la situazione non si ricompone, anzi: Tusk e Feng cominciano in segreto a finanziare gli spot televisivi dei Repubblicani contro Walker, danneggiando la sua popolarità, e Underwood lo scopre. Nel frattempo però anche una giornalista – Ayla Sayyad del Wall Street Telegraph – si accorge di qualcosa: e cioè che Tusk e Feng sono effettivamente in affari. Ma più il guaio va avanti e più le cose non si risolvono, anche perché nel frattempo Walker si mostra sempre più indeciso e cedevole. Durante una delle tante liti e discussioni, la capo dello staff del presidente Linda Vasquez si dimette. In tutto questo alla fine Underwood convince il presidente che la cosa migliore da fare per tirarsi fuori dai guai sia acconsentire progetto del ponte. Walker promette a Tusk la grazia, purché decida di testimoniare contro Underwood, ma è ormai debolissimo.

La quarta stagione vede Frank Presidente degli Stati Uniti d’America, dopo innumerevoli ostacoli. E se da una parte il cattivo protagonista abbraccia il potere, dalla poltrona più ambita  nel mondo, dall’altra si scontra con Claire. L’amore e l’odio, di un matrimonio non più così stabile, sono i veri protagonisti di questa stagione.

Svelata la data di uscita su Netflix di House of Cards 5 stagione. La serie Tv con protagonisti i due attori Kevin Spacey e Robin Wright tornerà sul piccolo schermo esattamente il 30 maggio 2017 salutando, però, il creatore Beau Willimon.                       Netflix e MRC, la società che produce House of Cards, ringraziano e augurano il meglio a Willimon, sottolineando come questo abbia costruito una serie avvincente e acclamata dalla critica, che si è guadagnata il suo posto nella storia della televisione. Secondo Deadline, pare che Willimon – per cui non è ancora stato trovato un sostituto – non se ne vada di sua volontà, ma sarebbe stato costretto a lasciare per problemi nella produzione della serie: ufficialmente, lo show-runner ringrazia tutti i coinvolti nella serie, e spiega che dopo cinque anni e quattro stagioni sente sia giunto il momento di lasciare e si dice estremamente orgoglioso di quanto costruito.
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Torna il Presidente Frank Underwood per la 5 stagione di House of Cards a quattro anni di distanza dall’esordio. La quinta stagione riprenderà il finale della quarta che vede di nuovo Frank e Claire insieme, più forti di prima. ‘Noi seminiamo terrore’, era questa la promessa dei due protagonisti. Grandi aspettative, dunque, per una delle serie televisive americane più popolari, apprezzate e premiate negli ultimi anni. Cosa ci rivelerà questa volta Kavin Spacey, il personaggio più spietato e idolatrato di sempre? 

Come direbbe Francis ‘Dopotutto, non siamo niente di più di quello che scegliamo di rivelare’.

 

 

 

 

 

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