Per la serie aneddoti storici, sono passati oltre cento anni, per la precisione centodiciotto anni, da quel 27 marzo 1899, dove Guglielmo Marconi, riuscì nell’impresa di concludere positivamente la prima trasmissione via radio della storia, attraverso La Manica.
Il primo messaggio è stato inviato da Guglielmo Marconi e rivolto al professor Branly, che così riportava: “…Marconi invia a Monsieur Branly i suoi rispettosi omaggi attraverso La Manica, questo bel successo essendo in parte dovuto alle notevoli ricerche di Monsieur Branly…”.
Il collegamento avvenne tra Wimereux (Francia), il battello faro “East Goodwin” e South Foreland (Inghilterra), passando quindi nel mezzo della Manica (creando così il primo collegamento interazionale della storia), con ottimi risultati al fine dell’esperimento. Tuttavia, questo collegamento di Marconi, non è stato il primo della storia. Qualche mese prima (per la precisione era il 26 agosto del 1989), tramite lo stesso battello faro “East Goldwin”, dotata di apparecchiature radiotelegrafiche ed ormeggiato a 19 km davanti a South Foreland (questo fu il primo soccorso via radio della storia invece).
Se a Marconi si deve lo sviluppo del telegrafo senza fili via onde radio, per questo importante risultato, si deve dare parte del merito anche ad altri scienziati come Nikola Tesla, Thomas Edison, Aleksandr Popov, Heinrich Hertz, Augusto righi e tanti altri che hanno effettuato esperimenti simili, della quale Marconi ha potuto usufruire.
In molti non colsero la straordinaria portata della scoperta di Marconi, molti degli scienziati sopracitati non seppero nemmeno spiegarla (il passaggio da pochi metri ai chilometri che separano Francia e Inghilterra) . Ma essi hanno i sufficienti meriti per essere degnamente ricordati, senza dover alterare la verità sulle loro ricerche, sui loro reali contributi e sui loro meriti per la scoperta di Guglielmo Marconi.