Tra le tante ‘guerre’ informatiche che si stanno vivendo negli ultimi anni, sicuramente emerge quella del bagarinaggio. Una pratica antichissima, incanalata sempre più nella sfera online che ha portato al cosiddetto scandalo del ‘secondary ticketing’ in parecchi Stati, tra cui l’Italia.
Come soluzione difensiva, si è puntato sulla modifica del Ticket Speculation Act in Ontario per migliorare le condizioni di acquisto, ma queste decisioni fanno storcere il naso dalle parti di Live Nation. Infatti, secondo il CEO dell’azienda, Michael Rapino, queste misure legislative sono puramente irrealistiche sul piano concreto. Il motivo? La grandezza illimitata del mercato digitale, pieno di “attori sofisticati che proveranno a scoprire come monetizzarlo”. Un’ottica pessimistica, in netta opposizione alla visione di Ticketmaster, una branca del colosso americano, che ne annunciava pochi mesi fa l’impatto decisamente positivo.
Quindi dovremmo restare a guardare? Assolutamente no. Infatti Michael Rapino propone una soluzione alternativa di stampo economica, con una gestione del prezzo al rialzo, che si avvicinerebbe al valore di mercato regolare. Certamente una nota storta per gli acquirenti che vedrebbero salire il costo dei biglietti, ma in grado di rilanciare opzioni tecnologiche più avanzate, utili per scardinare definitivamente la piaga dei rivenditori abusivi.