‘Il gusto della Memoria’: l’intervista alla direttrice artistica Cecilia Pagliarani

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Il festival ‘Il Gusto della Memoria’ è un contest cinematografico dedicato alla valorizzazione del patrimonio delle pellicole di vecchio formato. Quest’anno la rassegna, giunta alla quinta edizione, ruota intorno al tema della famiglia ed è articolata in tre sezioni: Fiction, Documentari e Pubblicità. Gli aspiranti registi dovranno raccontare  la Storia da un punto di vista alternativo a quello ufficiale, usando i materiali cinematografici presenti in nosarchives.com e nell’archivio dell’Istituto Luce. Oltre a ciò, si potranno usare immagini vecchie e nuove girate con qualsiasi supporto tecnologico. Noi diMZKNews’ abbiamo incontrato la fondatrice e direttrice del festival Cecilia Pagliarani (co-regista con Gianni Amelio di ‘Registro di classe‘ e montatrice di ‘Felice chi è diverso’, sempre di Gianni Amelio), che ci ha concesso in esclusiva un’intervista:

A settembre partirà il festival ‘Il gusto della Memoria’, con all’interno un contest che ruota tutto intorno al tema della famiglia. Che funzione può avere un evento di questo genere, in un’epoca in cui i valori tradizionali si stanno sciogliendo? 

Non mi sembra che i valori tradizionali si stiano sciogliendo, anzi, trovo che la società si stia cristallizzando e diventi sempre meno libera in quello che riguarda le unioni. Il contest del festival vuole appunto dare ai registi la possibilità di raccontarci come vedono loro i rapporti familiari e dare la possibilità a noi spettatori di renderci veramente conto del vento che tira, aldilà dei commenti dei rotocalchi sulle famiglie omosessuali o, ancora più temute, quelle monoparentali (che sono poi da secoli la firma di famiglia più frequente, senza essere mai riconosciuta)”.

Che pensiero ha della famiglia di oggi? Quali sono le differenze rispetto ai nuclei di una volta?

Il concetto di ‘nucleo’ è diventato un’accezione negativa e la gente tenta di giustificare le proprie incapacità relazionali con poli-amori e relazioni di amicizia sessuale“.

Quale può essere un modo per riportare la famiglia al centro della società?

Credo che il problema italiano sia il fatto che lo Stato non dia il sussidio di maternità e gli aiuti ai nuclei familiari. Così i divorziati si risposerebbero e non sarebbero terrorizzati di perdere alimenti e prendersi a carico figli di altri. I figli devono essere prima di tutto i cittadini, e lo Stato deve vigilare al loro benessere. Le famiglie allargate diventerebbero così spazi di educazione e scambio, in Italia solo i ricchi posso permettersi di mettere in comune i figli e ipotizzare adozioni”.

Tornando al contest, è diviso in diverse sezioni: documentari, fiction, pubblicità. Quale sarà il metro di giudizio adottato per valutare i filmati degli aspiranti registi?

Ogni anno abbiamo una giuria di esperti, non solo nel campo cinematografico, che hanno un mese per decretare i vincitori, secondo il loro gusto personale“.

Cosa si aggiudicherà il vincitore?

I premi sono in utilizzo di immagini di archivio, che solitamente costano circa 500 euro al minuto. Il film vincitore verrà co-prodotto dal festival (archivi Nosarchives e Luce Cinecittà) avendo diritto ai materiali in alta qualità. E’ un premio che supera gli 11mila euro di valore nella maggior parte dei casi”

Info utili: il festival si terrà a Roma il 29, 30 e 31 settembre 2017. La scadenza per l’iscrizione è fissata al 30 luglio 2017, mentre i materiali possono essere inviati entro il 30 agosto 2017. Tutte le informazioni per partecipare al bando si trovano al link http://www.ilgustodellamemoria.it

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