E’ un ritorno in pompa magna per Valeria Ferro e la sua Squadra Omicidi di Torino che, dopo aver convinto con la prima stagione di Non Uccidere su Rai3, è pronta ad emozionare in prima serata su Rai 2 da lunedì 12 giugno in 6 appuntamenti. Prima però, le emozioni di questo noir al femminile filtreranno dalla piattaforma online Rai Play, dove sarà possibile vedere i nuovi episodi in anteprima assoluta da giovedì 1° giugno. Ma quali sono le novità di questa seconda stagione creata da Claudio Corbucci? Che valore ha assunto nei piani dirigenziali della Rai? Sono state esposte nella conferenza stampa tenutasi stamattina nella sede Rai di Viale Mazzini, a Roma.
Tinny Andreatta (dirigente RAI) l’ha reputata “una serie strategica con la quale continua la grande offerta della fiction Rai, spingendo l’asticella dell’innovazione più avanti rispetto al passato” e sulla quale verrà applicata “una declinazione del servizio universale, andando incontro ai fruitori non lineari”. In termini di trama, ha dichiarato che “dopo aver creato le atmosfere forti, nebbiose, nordiche nella prima stagione, si continua con una storia sofisticata con temi inquietanti, affrontando in modo potente i delitti e ciò che appare dietro all’armonia delle famiglie o dei piccoli ambienti. Inoltre è stato operato un lavoro sulla struttura narrativa, riducendo a 50 minuti la durata degli episodi nell’ottica internazionale, seguendo una produzione completamente industriale basata sulla riduzione dei tempi e il coordinamento di vari sceneggiatori, da quelli più esperti a quelli alle prime armi, grazie allo show runner Claudio Corbucci.” Anche la scelta del giorno non è a caso secondo la dirigente visto che il lunedì è “la giornata della grande fiction Rai“.
Il direttore di Rai 2 Ilaria Dallatana l’ha voluta perché “aderisce in maniera cristallina ad un linguaggio basato sulla messa a fuoco di personaggi, con una caratterizzazione psicologica travolgente dei personaggi. Tra l’altro c’è finalmente una donna al comando e un progetto virtuoso della Rai che mette in gioco una rete di ascolti attenti e precisi e un’ampia struttura industriale che solo essa può offrire”. Ma non si crea concorrenza con RaiPlay? Per la direttrice non c’è “gelosia sulla fruizione non lineare perché dà la possibilità di unire tante anime della Rai per rendersi unica sul mercato”.
A seguire l’intervento di Maria Pia Ammirati di Rai Play che annuncia con felicità “la fruizione box-set, tanto ricercata dai nostri utenti.” e l’intento di “non cannibalizzare la tv, ma di ampliare il pubblico Rai”.
Il creatore Claudio Corbucci ricorda come “la sfida necessaria di passare a 50 minuti” lo abbia “spaventato all’inizio, ma poi lavorandoci” sia “stata la scelta giusta perché non si è persa profondità nelle storie.”
Infine la parola ai due protagonisti, Miriam Leone e Matteo Martali che hanno indicato come si sentano ancora dentro a questa storia e incapaci di dare un bilancio del lavoro sul set, per il forte legame che si è creato con ogni membro della produzione.
(fonte: RaiPlay)