Immersi in una delle location più suggestive del mondo, Piazza del Popolo, la seconda giornata dei Wind Summer Festival si è conclusa positivamente, dopo una prima serata da dimenticare.
Noi di MZK News, siamo andati nel backstage a intervistare i cantanti che hanno partecipato alla giornata… Ecco il resoconto che farò in prima persona, ben conscio che non si fanno così.
Giornata di sole, 36°, caldo afoso in una Roma pronta a fare festa, esco dalla redazione che sono le 15 e 40, vado in scooter verso Piazza del Popolo, 10′ per cercare parcheggio – cosa strana se si è in motorino – alla fine sono costretto a parcheggiarlo sul marciapiede, lasciandolo lì sperando di non prendere una multa, passo da sotto la fantastica Porta del Popolo e mi approprinquo verso l’entrata dei giornalisti dove mi attenderà l’ufficio stampa pronto a darmi gli accrediti. Una volta entrato ho subito respirato un’aria di festa, di emozione da parte di chi è per la prima volta o chi ormai è un abituè, mi avvicino a Lodovica Comello e iniziamo a parlare, anche se giovanissima – classe ’90 – la veneta è ricca di esperienza e non vede l’ora di cantare 50 Shades of colour, gli chiedo come è stato per lei cantare l’Inno di Mameli allo Stadio Olimpico e ridendo dice: “Dopo aver cantato al Festival di Sanremo non hai più paura di nulla…“, nel frattempo arriva Arisa che con un nuovo look biondo platino inizia a scherzare, lei la Regina dei Selfie racconta che ha pensato di fare una canzone del genere perché “a volte ci dimentichiamo la bellezza dei rapporti umani…“
Ad un tratto si sente un urlo, un boato dal pubblico, è arrivato Francesco Gabbani. Lo blocco subito e ridendo mi fa: “questa volta sono preparato, dopo il 1° maggio ho studiato un po’!” onestamente non pensavo si ricordasse di me, è stata una grande gioia. Dopo questa piccola gag, sorseggiando una coca cola, gli ho chiesto come si sentiva dopo l’Eurovision: “è andata così, però sono contento, perché la canzone sta piacendo e ricevendo consensi. Bisogna continuare così!” poi selfie di rito e via al buffet!
Appena scoccate le 19 e 30 arrivano Tommaso Paradiso e Fabri Fibra, al vocalist dei Thegiornalisti chiedo se il video fosse un omaggio al film Abbronzatissimi diretto da Bruno Gaburro del 1991 con Jerry Calà, Teo Teocoli e Alba Parietti, risponde sghignazzando dicendomi: “ti è piaciuto?” rispondo “certo, soprattutto al minuto 1’44”“, ci salutiamo e passo a Max Pezzali. Un miraggio, un simbolo per tutti i ragazzi nati a fine anni ’80 e cresciuti negli anni ’90 con le canzoni degli 883.Il cuore mi batte forte, penso alle mille domande che potrei fargli, poi mi decido, esordisco dicendo: “Sai Max, io sono nato nel 1993 e mia mamma mi cantava Come mai – cosa che a distanza di anni mi ha creato dei complessi… – poi dopo anni la riascoltai in radio e la sapevo, senza sapere il perché, ecco tu sei stato e tutt’ora lo sei, il simbolo degli anni ’90, cosa si prova ad essere un emblema? sorride, mi stringe la mano e ci abbracciamo – ero contentissimo, come quando la nonna ti prepara il tuo piatto preferito – risponde: “guarda, grazie per questo tuo aneddoto, non saprei dirti se sono un simbolo, di certo è un grande onore ed onere.“
La serata nel backstage si conclude con i classici saluti di rito e una birra, sotto la luna, sotto gli applausi e con Cristina D’Avena che saluta i lettori di MZK News! Alla prossima!