Caro Coez, grazie per tutto il casino fatto all’Ex Dogana!

19578429_10211962309566563_1619308661_n“Caro Silvano, t’ho conosciuto che eravamo quattro gatti e mo’ semo in quattromila”

Perdonerete questo esordio in vernacolo, ma è la prima cosa che ho pensato quando ieri sera ho visto il “tutto esaurito” registrato dal concerto di Silvano Albanese aka Coez all’Ex Dogana di Roma per il Viteculture Festival.

Di acqua ne è passata dai tempi de Il Circolo Vizioso prima e dei Brokenspeakers poi e l’affetto del pubblico per il ragazzo nato a Nocera Inferiore, ma da sempre romano, è cresciuto esponenzialmente.

Una carriera partita nel nome dell’hip hop e del rap “puro” ed ora sempre più influenzata dal pop, che sta finalmente dando a Coez tante e meritate soddisfazioni . Soddisfazioni che arrivano anche dai cosiddetti addetti ai lavori, e che si sono concretizzate, proprio ieri sera, nel disco d’oro per il singolo “Faccio un casino” ritirato sul palco insieme a Niccolò Contessa.

Ma concentriamoci sul concerto. Ieri sera all’Ex Dogana si è esibito un Coez davvero in grandissima forma, che ha ripercorso tutte le sue tappe più importanti da solista ed ha duettato con gli amici e colleghi Gemello, Gemitaiz, Niccolò Contessa e Lucci in un clima di festa incredibile. Da “Ali Sporche” a “Faccio un casino”, passando per “Hangover”, “Forever Alone”, “Lontana da me” e tante altre, l’ex Brokenspeakers ha sfoderato tutto il suo repertorio in un concerto che di certo resterà a lungo negli occhi e nelle orecchie del pubblico, che non ha mai smesso di cantare.

Insomma, quello andato in scena ieri sera è stato un vero e proprio atto d’amore tra Coez e il pubblico, che, recuperando il dialetto messo in grande spolvero in apertura e parafrasando la hit del rapper, potremmo riassumere così: “Amiamoci e famo un casino!”

 

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