Le 5 curiosità su… Mia Martini

-MIA MARTINI-

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  1. Da Domenica Bertè a Mia Martini

Domenica Rita Adriana Bertè, ma come si è giunti al suo nome d’arte? Beh, il riferimento a Mia è dato dall’attrice Mia Farrow, mentre per Martini il suggerimento è di Alberigo Crocetta e lo scelse fra le parole italiane più conosciute all’estero, era il febbraio del 1971. Tuttavia qualche anno prima raggiunse Roma con la sorella Loredana e l’amico di sempre Renato Fiacchini (il futuro Renato Zero).

  1. Attestati internazionali

Era il 1978 e Mia Martini divise il palco dell’Olympia di Parigi con Charles Aznavour, il quale la scelse per una serie di spettacoli. L’artista armeno reputava Mimì come, una delle pochissime voci femminili in grado di emozionarlo.

  1. Lo strano rapporto sanremese

Dal 1996 il “Premio della critica” del Festival di Sanremo è intitolato alla sua memoria, diventando così Premio della Critica Mia Martini. Infatti fino al 1996 era Mia Martini a detenere il record in solitaria dei premi della critica: 1982, E non finisce mica il cielo – 1989, Almeno tu nell’universo – 1990, la nevicata del ’56. A Sanremo, nel 1992 vinse anche una Targa del Comune di Sanremo con Gli uomini non cambiano. Mia Martini si ripresento un’ultima volta a Sanremo, era il 1993 con il brano Stiamo some stiamo, canzone interpretata dalle due sorelle Bertè, classificandosi penultime.

  1. Le malelingue della musica italiana

Spesso, nell’ambiente musicale le malelingue sono all’ordine del giorno. In particolare fra i musicisti e gli addetti ai lavori. In quegli anni si intensificarono sempre più le voci secondo cui Mia Martini portasse “sfiga”. Nel corso di quei mesi, la cantante vide annullarsi svariate proposte lavorative e spiacevoli episodi di emarginazione. Tullio de Piscopo nel corso di diverse interviste, raccontò di come, durante i viaggi in aereo Mia Martini doveva sedere in terza classe per stare lontana dai colleghi.

  1. La “fine” di una splendida carriera

Dopo essere passata alla RTI Music, Mimì registrò il suo ultimo lavoro discografico “La musica che mi gira intorno”, progetto di rivisitazione di alcuni dei brani da lei maggiormente amati, composti dai grandi cantautori italiani, dove Mia Martini ha voluto “vestire” a modo suo. Lucio Dalla (Stella di mare), Vasco Rossi (Dillo alla luna), Edoardo Bennato (Tutto sbagliato baby), Zucchero (Diamante), Ivano Fossati (I treni a vapore – La Musica che gira intorno – La Canzone popolare), Fabrizio De André (Hotel Supramonte – Fiume sand Creek), Francesco De Gregori (Mimì Sarà), Mimmo Cavallo (Viva l’amore) e Dario Baldan Bembo (Piccolo Uomo).

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