FEDERICA METE

di Francesco Nuccitelli

L’intervista a Federica Mete (Assistant Casting Director)

La mia vita nella moda

L’abito non fa il monaco e forse questo proverbio non è mai stato così calzante come in questo caso. Quanta disinformazione gira intorno alla moda? Tanta, forse anche troppa ed è proprio per questo che abbiamo interpellato Federica Mete, Assistant Casting Director che ci ha chiarito molte curiosità, di un mondo che non è tutto rose e fiori.

Allora Federica, iniziamo subito con una domanda semplice, ma complessa allo stesso tempo: tu sei una casting director, in cosa consiste di preciso il tuo lavoro? 

Sono un’assistente casting director, ho iniziato 3 anni fa in un agenzia che si chiama ‘DM Fashion studio’, e lì ho fatto l’assistente ad un casting director tramite la mia scuola, sempre lì ho conosciuto questa ragazza con la quale oggi lavoro. Qui nasce la disinformazione perché la gente pensa che sia solo il designer a scegliere il modello/a. Il Casting Director è molto importante perché, è più critico nella scelta vedendo tantissimi modelli/e in tutte le sfilate, le conosciamo tutte.

Più in generale come si sceglie una modella, o un modello, per un servizio?

Beh dipende molto da quello che vuole il cliente, ci sono clienti che li vogliono più magri, altri li vogliono più formosi o palestrati. Dipende da quello che ti chiede il cliente o dal mood del servizio fotografico.

Tante sono le curiosità che girano nel mondo della moda, ma sicuramente una di quelle che supera tutte le altre è: come si comportano i modelli/e dietro le quinte?

Sono dei matti, mi ricordo che c’era uno che si arrampicò su un’impalcatura molto alta. Sono fuori di testa, magari li vedi tranquilli che camminano in passerella o quando posano, lì sono veri professionisti. Ma dobbiamo ricordarci che fondamentalmente sono ragazzini, sono piccoli, quindi giocano tra di loro. Tra gli uomini non c’è molta competizione tra le donne si.

Vorrei fare un piccolo gioco con te, musica e moda come si abbinano tra loro?

Per il Rock “Versace, Philippe Plein e Diesel”, per il jazz “ultimamente Gucci e Fendi”, nel Pop “Moschino e MSGM” e in fine per la musica classica potrei dire “Max Mara e Fay.

Vuoi dare piccolo consiglio a tutte le aspiranti modelle e a chi vuole comunque entrare nel mondo della moda?

È molto complicato, qui a Roma è difficile non c’è molto, esistono molte agenzie ma poche sono serie, ti fanno spendere molto per il book e basta. Quindi consiglio di girare, andare a Milano, New York o Londra, consiglio anche di documentarsi sulle agenzie. Per quanto riguarda il casting anche, bisogna iniziare in una agenzia come assistente rubando con gli occhi, per capire è un lavoro complicato che non ha orari.

Concludiamo con un’ultima curiosità sulla disinformazione nella moda…

Tutti lo vedono come un mondo patinato, ma non è così, non vedono i sacrifici delle modelle, partono dal nulla e si ritrovano in 10 in una casa per fare qualche sfilata o casting, lo vedono come una cosa stupida. Ovviamente se non ci lavori non lo puoi sapere.

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