DAVIDE ROSSI

di Francesco Nuccitelli

A morire ci penso domani: il debutto discografico di Davide Rossi

Abbiamo imparato a conoscere Davide Rossi per i suoi ruoli al cinema e in tv… ma di recente lo abbiamo ascoltato con il suo nuovo brano “A morire ci penso domani”. Nonostante i suoi molteplici impegni, Davide ci ha concesso una piacevole intervista negli studi di Muziki:

Ciao Davide, innanzitutto ti ringrazio per la tua disponibilità. Partirei subito chiedendoti del tuo primo singolo “A morire ci penso domani”?
Intanto ringrazio io voi, sono felicissimo di essere qui! “A morire ci penso domani”, è la mia prima canzone e penso che sia un singolo che racchiuda un po’ tutta la mia vita. È un brano che parla dell’ambivalenza, del conflitto eterno che vive in ognuno di noi tra il bene e il male, tra le buone e le cattive azioni e con cui anch’io ho fatto spesso i conti.

“A morire ci penso domani” è una ballad strugente, sia nella musica che nel testo… vedremo da te altri pezzi simili?
Sono molto a favore delle ballad, mi piacciono da morire. Secondo me, riescono ad esprimere molto di più, ma non penso di fossilizzarmi su un genere. Non pretendo neanche di essere classificato in nessun genere.

Questo non è il tuo vero debutto musicale: se non sbaglio, in passato avevi già debuttato in qualità di autore…
Tra i molti brani scritti da me, ce ne erano alcuni scritti con Paciotti, lui stava nel giro più di me… ed è poi successo che Valerio Scanu ha sentito una mia canzone e me l’ha chiesta. Ci siamo conosciuti perché lui si era innamorato di questa canzone e la voleva incidere nel suo album. Per me è stata la prova del nove.

In conclusione: ci puoi anticipare e raccontare qualcosa sul progetto discografico?
Vorrei far uscire solo dei singoli, però oggi questo non è possibile. Quindi alla fine uscirà una raccolta, poiché ogni canzone è personale e vorrei dare la stessa importanza ad ogni brano. Il secondo singolo è già pronto, ormai ci siamo. Non ne conosco ancora la data certa per cui non posso dire ancora molto. Posso però dire che si chiamerà “Attacco di panico”.

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