Di Alessio Boccali
Ore 15,30 circa. I La Rua hanno da poco portato sul palco del Primo Maggio Roma la loro carica esplosiva e, tra le altre cose, presentato al pubblico “Alta velocità”, il singolo tratto dal loro nuovo lavoro “Nessuno segna da solo”. Ci spostiamo in un angolino del backstage del concertone e con in sottofondo la musica degli artisti del contest #1MNEXT, che la band ascolana stessa ha vinto anni fa, inizia questa piacevole chiacchierata:
Ciao ragazzi, voi avete sempre un grande rapporto col concertone del Primo Maggio di Roma, avete anche vinto il contest #1MNEXT anni fa…
Sì, è vero, ma è sempre un’emozione nuova perché parliamo di un palco enorme che richiede grande responsabilità. Ogni volta ci troviamo a pensare a un modo per salire sul palco e dire qualcosa di nuovo; di conseguenza, ogni volta è come la prima.
Il vostro nuovo album si chiama “Nessuno segna da solo”: una grande affermazione della forza del collettivo…
È un disco progettato tutti assieme: un lavoro in team dà sempre più valore alle cose. È stato molto importante riuscire a concentrare le idee di ognuno di noi all’interno di questo disco e speriamo che questo venga compreso e apprezzato dal pubblico.
Il nome della vostra band “LA RUA”, oltre ad essere un omaggio alle rue (le stradine della vostra Ascoli Piceno) significa proprio la strada; musicalmente parlando sperimentate spesso nuove strade…
Sì, e l’abbiamo fatto proprio per rafforzare la voce del collettivo. È giusto ascoltare le idee di tutti i membri della band e in questo disco in particolare siamo riusciti a mettere molti generi diversi, che rispettano le idee e i gusti di ognuno. Insieme, noi che sappiamo tutti produrre, e Dario Faini, nostro produttore e co-autore, abbiamo dato vita ad un lavoro coraggioso, che strizzasse l’occhio proprio a molte sonorità diverse.
Giocando con il titolo di un altro vostro album, quando siete sul palco siete sempre “sotto effetto di felicità” e questo lo trasmettete anche al pubblico; cos’altro volete trasmettere a chi vi ascolta?
Attraverso la nostra musica cerchiamo sempre di veicolare diversi messaggi, anche impegnati e impegnativi, tuttavia cerchiamo di farlo sempre con una buona dose di positività e di coraggio.
Per chiudere, com’è stato il tour mondiale che vi siete guadagnati quest’anno a Sanremo Giovani?
È stato fantastico, un’esperienza unica: in 16 giorni abbiamo portato la nostra musica in giro per il mondo. Adesso però c’è da pensare al nostro nuovo tour italiano, con il quale presenteremo il nostro nuovo album. Ci sentiamo a breve per le date…