Di Francesco Nuccitelli
Tra le rivelazioni del 2019 in musica è sicuramente presente il nuovo album di Fabio Milella “In bilico sulle nostre emozioni”. Un progetto che esce a 7 anni di distanza dal precedente ElettrOttanta. Un album piacevole e dalle sonorità tradizionali… suoni e sperimentazioni che mettono in luce ancora una volta il grande talento e il lavoro di un cantautore ancora tutto da scoprire. Noi di MZKnews – Musica Zero Km lo abbiamo raggiunto per una chiacchierata sul nuovo album:
“In bilico sulle nostre emozioni” è il titolo del tuo ultimo album. Cosa ci puoi raccontare di questo progetto?
Il progetto è nato a Milano tanti anni fa, l’ho pensato e voluto fortemente dopo aver sperimentato altri generi e altre tipologie di suoni. Mi volevo cimentare in qualcosa di nuovo. Così dopo essere tornato a Bari, ho reincontrato il mio vecchio amico e bassista Tommaso De Vito Francesco, grande maestro di oboe e contrabbasso, ed insieme abbiamo deciso di produrre “In bilico sulle nostre emozioni”.
Quanto c’è di Fabio Milella in questo album e in questi brani?
C’è tutto Fabio Milella, nelle sonorità, nei testi, nell’animo e nell’espressività. Ho cercato di metterci tutto me stesso, e credo di esserci riuscito.
“907” è il brano strumentale con cui apri questo album. Come nasce questa scelta per l’apertura?
Insieme a Tommaso che ha scritto “907”, abbiamo deciso di far capire subito la direzione che volevamo dare a questo album che vive di chiaroscuri decisi. Le sonorità così dolci e morbide che esplodono in dei crescendo così importanti fanno capire da subito dove vogliamo andare a parare.
Vedendo i tuoi progetti discografici è forte in te la voglia di sperimentare… ma quanto ti diverte giocare e sperimentare con la musica?
La sperimentazione è tutto, oramai si è detto e fatto tutto, ed è molto difficile trovare la maniera giusta per dire ciò che devi dire, ma la vita va avanti e ognuno dei giovani artisti deve trovare la maniera propria di esprimersi. Noi abbiamo trovato la nostra, anche se siamo sempre alla ricerca di nuove esperienze musicali
Sette anni di distanza dal tuo precedente lavoro. Come mai hai atteso tanto prima di presentare un nuovo progetto, specialmente in un modo musicale veloce e social come quello odierno?
Il tempo è necessario per capire e captare quello che c’è dentro di te, quello che vuoi dire, quello che vuoi fare e alle volte non basta tutto il tempo a disposizione per fare un buon lavoro. Noi ce la siamo presa comoda, perché volevamo ragionare bene sul da farsi… così come un buon vino ha bisogno dei suoi tempi per diventare una riserva, credo che anche la musica fatta bene abbia bisogno dei suoi tempi per essere prodotto, viceversa non sa di nulla.
I brani che compongono questo album sono 13. Qual è il brano che più racconta questo disco?
Di sicuro il brano che ha dato il nome al disco: “In bilico sulle nostre emozioni”. Dentro ho voluto raccontare l’incontro con me stesso e quanto possa essere difficile guardarsi dentro e capire che devi dirti la verità. Perché si può mentire a tutto il mondo, ma non si può mentire a sé stessi.
Nel brano “Amico caro” fai una riflessione cupa sulla società odierna… è questa la tua visione della società d’oggi?
Il brano l’ho scritto 4 anni fa, e purtroppo devo dire che non è cambiato molto da allora… forse si sono smosse un po’ le acque, ma la situazione italiana – senza nessuna polemica – ha bisogno ancora di tempo per arrivare alla meritocrazia che vige in altri paesi.
Rispetto ad “ElettrOttanta” sei andato verso sonorità più tradizionali. Sei passato da canzoni/cover tipiche degli anni 80° ad inediti con delle tematiche sociali e più riflessive, ma come mai questa scelta così differente tra i due album?
Come cantava qualcuno: “Si cambia, per non morire, si cambia per amore…” a parte gli scherzi, Elettr0ttanta è stato un divertimento, un disco simpatico, nulla di più. Il mio ultimo disco è un disco pensato, ragionato, studiato e suonato, sono due cose diverse e che hanno due intenti diversi, io non sono più quello di allora, se mai lo sono stato…
Estate e tempo di tormentoni… scegliendo tra queste 13 canzoni, quale sceglieresti come brano estivo?
Francamente non saprei, ma posso dirti che faremo uscire come singolo dell’album “Ti ho mentito per anni”, una bella storia d’amore finita che rischia di ricominciare, dopo una confessione necessaria.
Sogni nel cassetto?
Stiamo già pensando ad un nuovo disco e stiamo già cominciando a lavorarci su, considerando i tempi necessari per fare le cose per bene.
A proposito di tormentoni estivi, per te quale sarà quello del 2019?