di Alessio Boccali
Con “Fuori di me” vi presento Greta in musica
Pioniera di YouTube Italia, Influencer, attrice, scrittrice e ora anche cantautrice. Greta Menchi non si pone limiti e con il suo primo singolo “Fuori di me” ci consegna il suo biglietto da visita musicale senza rinunciare alla sua personalità e alla sua ironia.
Ciao Greta! Da YouTube, passando per il cinema e un libro, fino ad arrivare ad un brano musicale. Come mai hai sentito che questo era il momento giusto per esprimerti in musica?
Ciao Alessio! Negli anni, in realtà, ho lavorato molto sulla musica, anche se poi non l’ho fatto vedere. Ho creato molto e mai pubblicato perché non sapevo bene cosa volessi e sentivo che non era il momento giusto; questo soprattutto agli inizi, quando ha prevalso la mia voglia di fare videoshow sul web. Adesso ho trovato la chiave che cercavo per aprire e mostrare a tutti questa parte di me che molti già conoscevano, perché cresciuti con me, ma che altri ancora ignoravano. Con questo singolo voglio dar vita a un nuovo capitolo.
E sarà diversa Greta in questo nuovo capitolo?
Assolutamente no, anche per questo non ho scelto un nome d’arte. Questo nuovo capitolo rappresenterà quello che sono sempre stata, però in musica. Quello che ho sempre cercato di esprimere anche sul web, ma che adesso è davvero un mio universo ben definito. In questi anni, forse, sono stata un po’ meno presente, ma le persone che mi seguivano sono rimaste sempre al mio fianco e questo mi rende davvero felice. C’è un rapporto con loro che non so descrivere bene a parole, ma che è così familiare che mi commuovo quando mi chiedono, ad esempio, di salutare mia mamma. Ho condiviso con loro tante emozioni, mi sono esposta tanto e ne ho anche sofferto, però tutto ciò è servito a creare un legame vero, come ce ne sono pochi al giorno d’oggi.
Nelle sonorità strizzi un occhio alla trap?
No no, il mio è un nuovo progressive pop!
Nella cover hai un look molto vintage e iconico: un omaggio ad Amy Winehouse?
Molto retrò, sì. In realtà, però, la chiave per interpretare l’immagine sta nel testo stesso. Infatti, canto “Sono l’oceano, ma in testa ho le stars”. Ho anche un tatuaggio con scritto “I am the sea and nobody owns me”, una frase tratta da Pippi Calzelunghe. L’idea di creare un’immagine forte, iconica però c’è, su questo hai ragione.
Il web ha ormai rivoluzionato il mercato in ogni campo, tu che sei nata come youtuber agli inizi di questa operazione ti senti un po’ una rivoluzionaria?
Nel 2013 ho iniziato a fare le mie cose su YouTube in maniera continuativa, anche se già prima sperimentavo un po’ sul web. Mi sento molto fortunata perché ho vissuto una fase molto spontanea del fenomeno e sono stata un po’ una pioniera nella trasformazione di YouTube in una possibile piattaforma di lavoro. Tuttavia, quando ho iniziato, l’Italia non sapeva cosa fosse uno youtuber e per questo spesso si creavano situazioni strane, paradossali. Addirittura, i centri commerciali dove incontravo i miei “followers” non erano preparati e a volte si verificavano problemi di sicurezza. Anche per me, poi, inizialmente era strano: durante la stessa giornata abbracciavo tremila persone al centro commerciale e poi tornavo a casa ed ero sola col pensiero al programma scolastico del giorno successivo: se ho iniziato a fare video sul web era perché mi annoiava la mia routine quotidiana. Adesso c’è più consapevolezza riguardo a queste figure professionali da parte degli esterni, anche se l’ambiente è saturo e i “nuovi” pensano subito a YouTube come a un lavoro.
Hai in mente l’uscita di un disco ora?
Ho delle cose quasi pronte da rifinire. Avevo bisogno, però, che “Fuori di me” fosse il mio biglietto da visita nella musica. Adesso voglio godermi questo momento in cui sono felicissima e sto bene con me stessa e con quello che creo. Sono riuscita ad esprimermi e questo mi fa tirare un sospiro di sollievo, anche se so che bisognerà darsi da fare. Ah, occhio al video del pezzo che sarà fuori in questi giorni: ho faticato tanto – proprio a livello fisico – per realizzarlo, ma ne è valsa la pena!
Quindi “Fuori di me” è più Greta, cioè quello che sei, piuttosto che quello che c’è fuori di te?
(Ride, n.d.r.) Sì, è verissimo. Assolutamente!