
Nell’alveo del mainstream italiano si sta facendo largo una giovane cantante italo-marocchina, grazie alla sua duttilità linguistica e alla sua voce neo-melodica. Si chiama Bouchra, è del 1994, e ha spopolato con la sua ‘Blanc ou noir’, uscita a fine agosto. Ci ha accompagnato in radio (top 50 dell’airplay) e su Youtube (1.200.000 views) sino alla vacanze natalizie, per poi dare il cambio con ‘Yallah’, un pezzo che riporta interamente la cantante alle sue origini e che ha già raccolto 300.000 views in poche settimane.
Ma cosa si nasconde dietro al volto angelico di questa giovane artista? Ce lo ha confidato in un’intervista esclusiva:
Prima di diventare cantante, sei stata una web star di cover: quando e come è nata questa passione?
“A 15/16 anni, anche se la passione per il canto l’ho sempre avuta sin da piccola. A quell’età ho cominciato ad avere il desiderio di pubblicizzare questo amore, così ho pensato a Youtube che è una piattaforma libera ed ho iniziato a cantare le cover che più mi piacevano”.
Come sei stata avvicinata da un etichetta discografica così importante?
“Ovviamente è stato importante avere un materiale sul web per essere notata, ma è stato per puro caso visto che ho conosciuto Marta (manager dell’Universal, ndr) ad un concerto a Milano e gli ho raccontato cosa facevo. Lei, lavorando lì, ha visto i miei video ed è praticamente ‘impazzita’. E’ solo grazie a lei se sono arrivata a questo punto. Dopo ho conosciuto Francesco De Benedittis e Antonio Toni con cui ho scritto ‘Blanc ou Noir’, che è stato un successo e ne sono davvero conte
nta”.
Infatti 1.200.000 visualizzazioni è difficile realizzarli quando si è proprio all’esordio. Ecco, qual è stato secondo te il segreto per ottenere immediatamente un successo così grandioso?
“Forse l’essere stata me stessa e l’aver messo tanta passione per ciò che faccio. Penso che le persone notino quando fai ciò e quindi ha contribuito a dare una mano…”
A proposito di te stessa, ecco ‘Yallah’, un pezzo totalmente scritto da te. Segna l’inizio del tuo percorso cantautorale oppure è stata un’eccezione?
“E’ proprio un inizio del mio percorso”.
La produzione è stata affidata ad Emiliano Cecere, noto produttore di molti artisti importanti italiani. Com’è stato lavorare con lui?
“E’ stato bellissimo perché lui mi ha messo la base e mi ha chiesto senza fare troppi discorsi di ‘inventare su due piedi il pezzo’. Quindi è stato più bello perché è stata tirata fuori dal niente e non conoscevo questo lato artistico di me.”
Dunque avete intenzione di fare altre collaborazioni?
“Per quanto mi sono trovata bene, mi auguro proprio di sì! Non so lui, ma credo che sia d’accordo (ride, ndr)”.
Dalla musica alla televisione con il programma #AdessoParloIo dedicato alla lotta contro il bullismo: com’è nata l’idea di prendere parte a questa campagna di sensibilizzazione?
“Perché da piccolina ho avuto un po’ di problemini di questo genere a scuola, quindi l’ho preso immediatamente a cuore non appena mi è stato proposto. Poi io e Leonardo Decarli abbiamo conosciuto 10 ragazzi e ci siamo fatti raccontare le storie per riportarle in televisione mettendoci noi la faccia, così da far passare meglio il messaggio ai ragazzi e spingerli a ragionare”.
A proposito di problematiche sociali, sappiamo che tu sei arrivata da piccolina in Italia dal Marocco: hai avuto problemi ad ambientarti oppure hai ricevuto una buona accoglienza da parte dei tuoi coetanei?
“In realtà sì, ma secondo me è successo perché non sono stata troppo sicura di me stessa.. Magari se fossi arrivata un po’ più sicura, alcune cose non sarebbero successe..”
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