Bright Lights: il documentario HBO su Carrie Fisher e Debbie Reynolds andrà in onda in Italia su Sky

Lo scorso anno è stato segnato da numerose morti illustri nel mondo dello spettacolo e in particolare del cinema, tra le ultime ricordiamo la recente scomparsa di Carrie Fisher seguita da quella della madre Debbie Reynolds, che ha creato grande sconforto tra il pubblico di appassionati.

Dopo la loro scomparsa,  nelle settimane successive i fan hanno riscoperto molte delle pellicole che hanno reso celebri le due attrici, partendo dallo storico ruolo di esordio di Dabbie Reynolds in Singin’ in the Rain, fino all’iconica interpretazione della Principessa Leia Organa di Carrie Fisher nei quattro film della saga di Star Wars (nell’attesa dell’uscita nelle sale di Episodio VIII, ultima interpretazione dell’attrice).

Ciò che si ricorda dell’attrice, vera e propria figlia d’arte del mondo di Hollywood, è stata anche la pubblicazione del libro semi-autobiogfico Postcards from the edge (1987). La storia descrive con particolare attenzione il rapporto tra una madre e una figlia, dove il parallelismo con la vita delle stesse Carrie Fisher e Debbie Reynolds è facile da tracciare. Dal libro è stato anche tratto un film omonimo nel 1990, con Meryl Streep a vestire i panni proprio del personaggio ispirato alla vita della Fisher.

 

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Al momento della morte, l’emittente via cavo statunitense HBO stava già preparando un documentario che raccontava la vita e il rapporto madre-figlia tra le due storiche attrici, chiamato Bright Lights: Starring Carrie Fisher and Debbie Reynolds, filmato tra il 2014 e il 2015 e inizialmente previsto per l’uscita televisiva a Marzo. Dopo la repentina e inaspettata scomparsa delle due attrici, HBO ha deciso di anticipare il documentario al 7 Gennaio: dagli ultimi comunicati pare che sarà invece Sky a portare il documentario in Italia, forse addirittura in contemporanea con gli Stati Uniti.

HBO ha descritto il documentario come “una storia del complicato amore all’interno di una famiglia” “un intimo ritratto della royality di Hollywood in tutta la sua eccentricità”. 

Ecco il primo trailer, diffuso poche ore fa:

 

Star Wars: risarcimento record per la Disney dopo la morte di Carrie Fisher

Carrie Fisher sarebbe dovuta tornare in Episodio IX, in una parte più sostanziale di quella ricoperta ne Il Risveglio della Forza. Apparentemente la Disney però, aveva fatto firmare all’attrice una polizza assicurativa, siglata prima di tornare a interpretare Leia Organa nella nuova trilogia di Star Wars: è stata prorio la vita turbolenta dell’attrice, la sua storica battaglia contro la tossicodipendenza e il disturbo bipolare di cui soffriva ad aver convinto la Disney a stipulare una polizza così costosa.

A rivelarlo sono numerose testate tra cui il Daily Mail, che segnalano che ora che l’attrice è scomparsa la Disney riceverà fino a 50 milioni di dollari di risarcimento, polizza prevista se non fosse riuscita a completare tutti e tre i film.La Fisher aveva completato le riprese dell’ottavo episodio (nel quale  avrà una parte più ampia di quella nel Risveglio della Forza), ma sarebbe dovuta comparire anche nel nono. A causa della sua scomparsa, ora la Disney dovrà apportare diverse modifiche alla sceneggiatura della pellicola: la major non ha ancora commentato ufficialmente la vicenda, né ha stabilito quanto sostanziali saranno le modifiche allo script.

Di figlia in madre: muore Debbie Reynolds

Ci sono amori che superano la morte e vivranno per l’eternità. Parliamo di quello di Debbie Reynold che, a distanza di 24 ore dalla tragedia della figlia Carrie Fisher, si è arresa al fato sibilando la frase ‘voglio solo stare con Carrie’. La causa biologica è quella di un ictus in casa del figlio a Beverly Hills, ma quella reale è legata al troppo dolore per la scomparsa di Carrie.

Durante i preparativi del funerale, il suo cuore non ha retto e a nulla sono valsi i soccorsi dei medici che l’hanno trasportata d’urgenza in ospedale. Si spegne così l’attrice 84enne di El Paso che ha animato i musical e le commedie romantiche degli anni ’50 e ’60.

Tra le sue apparizioni celebri, ricordiamo la parte di Kathy in ‘Singing in the rain’ di Donen del 1952 che l’ha lanciata nell’alveo delle grandi attrici statunitensi di musical. Con il suo viso acqua e sapone, è riuscita a conquistarsi tanta popolarità, fino alla candidatura agli Academy Awards per il film ‘Voglio essere amata in un letto d’ottone‘ del 1964.

Dopo quei meravigliosi anni tentò di cambiare genere, spaziando dall’horror (‘I raptus segreti’), sino al kolossal epico (‘La conquista del west’), ma la sua vocazione per le commedie musicali ha segnato tutta la sua vita.

Insieme alla figlia ha condiviso la voglia di raccontarsi, durante le riprese di “Cartoline dall’inferno” del 1990: ora spartiscono una piccola casa nel paradiso.

Morta l’attrice Carrie Fisher, addio principessa Leila…

Caro 2016, sbrigati a finire!
Lo stiamo pensando un po’ tutti in questi ultimi giorni del 2016, che, dopo la popstar George Michael, ci costringono a salutare anche l’attrice Carrie Fisher, per i più l’indimenticabile principessa Leila di “Star Wars”.

L’attrice statunitense aveva solo 60 anni. Il 23 dicembre si trovava su volo di linea diretto da Londra a Los Angeles quando, poco prima di atterrare, era stata colpita da un infarto. Le condizioni erano apparse subito gravissime ed appena arrivata in ospedale era stata ricoverata in terapia intensiva all’Ucla Medical, dove proprio stamattina ha esalato l’ultimo respiro.

Tanti i ruoli interpretati dalla Fisher nel corso della sua carriera. I cinefili la ricorderanno, ad esempio, per i suoi ruoli in pellicole di grande successo come “Harry ti presento Sally”, “The Blues Brothers” o “Hook – Capitano Uncino”, ma è il 1977 l’anno che Carrie Fisher non ha mai dimenticato. Quello fu infatti l’anno della svolta, dell’occasione della vita: dopo una serie di provini viene scelta da George Lucas per affiancare Mark Hamill ed Harrison Ford nella saga di Guerre Stellari, da quel momento un successo, forse inaspettato, che la rese famosa in tutto il mondo, e che, dopo quasi quarant’anni, gli fu confermato dal successo del recente “Star wars: Il risveglio della forza”.

Nel darle l’ultimo saluto vogliamo ricordare le parole con le quali nobilitò il suo personaggio più famoso, quella principessa Leila che è ormai a pieno diritto nella storia del cinema mondiale: Leila ha lanciato, a mio avviso, una nuova generazione di giovani donne sicure di sé, senza paura, con cui ci si può identificare.È bello essere lei. Forte e indipendente, tutto quello che avrei voluto essere io nella vita quando la interpretai per la prima volta nel 1977”