Le chitarre Eko torneranno a suonare italiano

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È notizia di poche ore fa: la Eko, l’azienda delle famose chitarre fondata nel 1959 dal marchigiano Oliviero Pigini, tornerà a produrre in Italia.

Il marchio, portatore del made in Italy in tutto il mondo, ha fornito strumenti musicali a grandi gruppi internazionali come i Beatles, i Rokes, i Kings ed italiani come i New Dada ed i Nomadi. Nel ’67, però, in seguito alla morte del fondatore ha vissuto una profonda crisi superata solo negli anni ’80, quando Lamberto Pigini, fratello di Oliviero, ha deciso di prendere in mano le redini dell’azienda, dopo diverse esperienze manageriali fallimentari.

Tuttavia, l’effetto più eclatante di questa crisi fu lo spostamento dell’intera produzione all’estero, soprattutto in Cina.

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Oggi però, in un’intervista rilasciata al Resto Del Carlino, Stelvio Lorenzetti, attuale amministratore delegato della Eko, ha dichiarato chiaramente di voler riattivare gli stabilimenti italiani: «Stiamo ricreando all’interno dello stabilimento di Montelupone un’area di produzione per chitarre di alto valore aggiunto. Stiamo già realizzando i primi modelli che porteremo alla grande fiere di Francoforte in primavera. Le prime mille, perché vogliamo arrivare a produrne in Italia centomila all’anno.».

Tra le prime mosse strategiche dell’amministratore, quella di portare a Recanati Roberto Fontanot, uno dei più importanti liutai italiani.

Insomma, l’obiettivo è chiaro: riportare le Eko made in Italy ai livelli di un tempo.