Andy Garcia, 61 anni tra gangster story e romanticismo

3be011f7eeac108cfe96dfd0c37aea4f.jpgOggi spegne 61  candeline un altro grandissimo attore americano, Andy Garcia. Nonostante l’assenza di premi, tralasciando le varie nomination ricevute, l’artista cubano ha influenzato (e non poco) il cinema hollywoodiano con interpretazioni perfette in ogni genere calcato.

Da quello gangster, indossato negli anni ’80, a quelli drammatici degli anni successivi, il passo è stato facile. Infatti la sua fama è nata grazie alla fisionomia cubana che lo ha reso affascinante e adatto a rivestire ruoli noir nei gangster movie, come ci ricordano Gli Intoccabili del 1987 di Brian de Palma o il Padrino-Parte III di Francis Ford Coppola del 1990, anche se gli fu lasciato raramente la parte dell’attore protagonista. Quella gli fu affidata da Hal Ashby per la prima volta nella pellicola ‘8 milioni di modi per morire’ che però non ottenne un grande riscontro da parte della critica.

Quella nomination agli Oscar del 1990 come migliore attore non protagonista nel film di Coppola  racchiude un po’ la carriera di Andy Garcia, costellata da molte prove corali (la saga degli Ocean di Sodembergh) e dalla versatilità di genere (negli anni sempre più indirizzata su ruoli drammatici e romantici), ma senza veri e propri premi a volte più che legittimi.

Ma noi, da sempre vicini alla performance anziché ai riconoscimenti, non possiamo che augurargli tanti altri anni di capolavori, tra recitazione e regia!

“A fare di te la persona che sei non è la carriera. Sono il comportamento nei confronti di chi ami e le tue scelte nella vita”

Auguri a Franco Battiato: il ‘ricercautore’ della musica italiana

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Spegne oggi settantadue candeline Franco Battiato, considerato uno dei maestri della canzone italiana e non solo. Un artista unico nel suo genere, con una grande produzione musicale alle spalle che comprende  capolavori  rimasti nella storia. Nel corso della sua carriera ha sempre cercato la via della sperimentazione, cercando di inseguire le proprie passioni senza mai sottomettersi troppo ai gusti del pubblico. Personaggio serio, schietto, si interessa sin dagli esordi a tanti stili musicali mescolandoli: dal rock progressivo, al pop fino all’opera lirica. Si è fatto conoscere al grande pubblico  negli anni settanta, con l’incisione di brani di musica sperimentale  come Il silenzio del rumore, 31 dicembre 1999 e Ore 9, che riscuotono un buon successo. Durante gli anni ottanta, Franco Battiato ritorna alla musica pop con alcune canzoni che faranno la storia  come Centro di gravità permanente, Bandiera bianca, Voglio vederti danzare, La stagione dell’amore.  E poi ancora  La cura, Il ballo del potere, No Time no Space,  tutti brani che daranno grande popolarità al cantautore e che faranno ballare tante generazioni diverse. Alla base della sua musica c’è sempre stata una ricerca profonda, oltre all’uso di linguaggi  unici, che l’hanno portato a pubblicare album molto diversi tra loro. Nel corso degli anni, Franco Battiato  ha collaborato anche con grandi nomi della musica italiana come Claudio Baglioni, Pino Daniele, Tiziano Ferro, Adriano Celentano, solo per citarne alcuni…

Un artista unico come detto, che ha deciso di percorre una ‘strada diversa’, diretta verso la ricerca costante dell’originalità e della novità, e forse proprio per questo all’inizio della sua carriera è stato poco compreso dai suoi colleghi. Oggi perfortuna, la genialità di Franco Battiato è riconosciuta da tutto il mondo musicale e non solo, d’altronde si sa, il tempo cambia tante cose… E allora tanti auguri di buon compleanno maestro!