Facebook contro Snapchat: il duello continua

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Dopo  i cambiamenti introdotti nei mesi scorsi su Instagram, arrivano importanti novità anche su Facebook: sul social network di Zuckerberg arrivano i  messaggi “usa e getta”, una fotocamera con filtri e le “Storie”, cioè la possibilità di raccontare la propria giornata con dei filmati. Il social in blu punta forte sui video e ad esserne privilegiati saranno l’audio e la ripresa verticale tipica degli smartphone. Facebook ha annunciato un’applicazione per le tv connesse ad una linea Internet e modifiche alla visualizzazione dei filmati nel News Feed. Anche Snapchat sta puntando forte sui contenuti televisivi: è notizia di pochi giorni fa il debutto sulla famosa app di una serie blasonata prodotta dalla Bbc che racconta il mondo della natura.

La nuova fotocamera con filtri alle Storie, i messaggi Direct che scompaiono dopo essere stati visti un paio di volte: sono sempre di più le somiglianze tra il social di Zuckerberg e Snapchat, che ha accusato Facebook di copiarlo in molte funzioni. L’attacco più grande è arrivato nei giorni scorsi dalla modella Miranda Kerr, fidanzata dell’amministratore delegato di Snap Evan Spiegel, che si è detta scioccata per l’operato di Facebook. La contesa tra i due colossi è iniziata cinque anni fa, quando Snapchat ha rifiutato un’offerta da 3 miliardi di dollari dal social blu, che da quel giorno ha lanciato una vera e propria sfida al servizio di messaggistica istantanea.

Facebook ci farà pagare quello che ascoltiamo (?)

“Facebook è gratis e lo sarà sempre”: questo da sempre è il motto del popolare social network di Mark Zuckerberg. In tanti da anni si stanno chiedendo se sarà davvero così, ma, se come diceva Lorenzo il Magnifico “del doman non v’è certezza”, la cosa certa è che Facebook sta pensando di mettere a pagamento tutta la musica non autorizzata che ogni giorno viene condivisa dai vari utenti sotto forma di video.

Le case discografiche e le aziende di settore hanno già iniziato a fare la voce grossa e, a quanto ha riportato il Financial Times, le loro proteste non hanno lasciato insensibile il magnate statunitense.

La soluzione scelta da Facebook, sempre secondo il giornale britannico, è simile a quella percorsa da YouTube con il suo Content ID: lo sviluppo cioè di un sistema che identifichi e rimuova i video che contengono musica non autorizzata, oppure – e questa è la strada più gradita da Zuckerberg – li monetizzi.

Ma di quali brani “pirata” stiamo parlando? Al momento la “pietra dello scandalo” sembrano essere le cover registrate e caricate dagli utenti del social network, un patrimonio di esibizioni che potrebbero fruttare a Zuckerberg un bel gruzzoletto. Come se ne avesse bisogno…

Una novità radiofonica per Facebook

L’insaziabile Mark Zuckerberg ha preparato un nuovo aggiornamento per tutti gli utenti di Facebook. Si tratta del Live Audio, lo streaming in diretta sonoro, per raccontare la nostra vita quotidiana con le parole. Accompagnato da un fermo immagine, esso darà modo di usare la voce rilanciando il valore dell’ascolto rispetto all’esperienza visiva.

Oltre ai vantaggi in termini di connessione  e di grandezza, queste trasmissioni riavvicineranno il concetto di radio ai dispositivi mobili, dal quale sono stati forzatamente allontanati attraverso l’assenza dell’antenna – fino a pochi anni fa elemento imprescindibile dei cellulari.  L’evoluzione maggiore però starà nella creazione individuale di una vera e propria emittente radiofonica con dirette riascoltabili in podcast.

I primi ad usufruire di questo servizio saranno gli editori,  tra cui la BBC, LBC, Adam Grant e Brit Bennett. Dopo la ‘prelazione professionale’, sarà la volta di tutti gli utenti, verso fine Gennaio. L’unico elemento che li distinguerà sarà dettato dalle scelte dei sistemi operativi: iOS richiederà di trattenersi su Facebook, mentre Android darà la possibilità di ascoltarla in background.

Si apre così un mondo virtuale che rivitalizza la retorica e l’importanza della radio su scala globale.