La carica delle bibite gassate

coca_cola_pinup_mind_reader_by_lenkdrachen-d6vta0iNe abusiamo tutti quanti, chi per gola, chi per rimanere sobrio e riaccompagnare a casa in macchina l’amico un po’ brillo;stiamo parlando delle bibite gassate! Ma sapete quando e come sono nate?
La produzione industriale delle prime bibite gassate si deve all’inglese Joseph Priestly. Fu lui, nel 1767, a mettere a punto un sistema per aggiungere anidride carbonica all’acqua. All’inizio la bevanda era usata come rimedio medico ma, a partire dal 1820, si cominciò ad aromatizzarla con zenzero, cola, chinino, limone o chinotto.Da qui nacquero i primi brand del settore e quindi nel 1851 apparve il ginger Ale, nel 1885 nacque la DrPepper (la prima fabbrica di bibite negli Usa), e poi la Coca-Cola Company nel 1886, la Pepsi nel 1898, la 7-Up nel 1929, il Chinotto San Pellegrino nel 1932 e così via.
All’origine di alcune di queste bibite ci sono delle storie veramente interessanti ed a volte anche buffe.
È il caso della Redbull ad esempio.Dietrich Mateschitz, grande magnate austriaco, era solito viaggiare in tutto il mondo per lavoro. In uno dei suoi viaggi in Thailandia, gli proposero una bevanda tonica sciropposa per curare per il jet lag. L’effetto lo lasciò sbalordito: Mateschitz lasciò il suo lavoro e si mise in società con Chaleo Yoovidhya, che possedeva un’azienda che produceva bibite a base di taurina in Thailandia, per produrre quella che malevolmente viene definita “Cocaina liquida”.Nacque così, nel giro di poco tempo, la bibita che ancora oggi “ti mette le ali”.
Famosissima poi è la genesi della Coca-Cola.Nella calda serata dell’8 maggio 1886 il farmacista John Stith Pemberton nella sua casa di Atlanta (USA) creò la ricetta della bibita più famosa al mondo: uno sciroppo a base di estratti vegetali e noci di cola (semi di un albero africano), che doveva servire a curare il mal di testa.Qualche tempo dopo, però. Pemberton si accorse che allungandola con la soda, la sua medicina diventava una bevanda dissetante. Nacque così la Coca-Cola, la cui formula segreta è ancora oggi custodita con cura in una cassetta di sicurezza di una banca di Atlanta.
Infine, molto particolare è la storia della Fanta. Alla fine degli anni ’30 la Coca-Cola Company godeva di grande successo in Germania. Ma con la guerra gli impianti tedeschi della compagnia cominciarono ad avere difficoltà ad ottenere tutti gli ingredienti necessari per la produzione della bibita alla cola. Il dirigente Max Keith ebbe l’idea di continuare a produrre una bibita gassata con quello che c’era a disposizione, cioè siero di latte e mele. Quando la casa madre lo scoprì, alla fine della guerra, ne sospese la produzione.Poi una bibita di nome Fanta rivide la luce nel 1955 a Napoli, nella versione con arance, prodotta dalla SNIBEG. La Coca Cola Company trovò l’idea irresistibile e nel 1960 se la comprò.Possiamo dire quindi che l’attuale Fanta, come direbbe Pippo Baudo, “l’abbiamo inventata noi!“.