Con Il Muro Del Canto una notte di San Lorenzo d’altri tempi…

20751474_10212350097501019_310586874_n“Sotto un manto di stelle Roma bella mi appare…” a maggior ragione se stiamo parlando del cielo delle stelle cadenti nella notte di San Lorenzo.

Ore 22.30 circa, si parte! I ragazzi de Il Muro del Canto salgono sul palco e ce le cantano di santa ragione; non semplici storie d’amore e di coltello come il celebre film con Adriano Celentano, ma anche e soprattutto racconti del popolo che non ha mai perso la speranza, sempre “ultima dea” proprio come gli antenati romani ci hanno insegnato.

Si salta qua e là nella discografia della band impreziosendo il tutto con degli omaggi meravigliosi a dei grandi del passato come Stefano Rosso con “Intanto er sole se nasconne” e Domenico Modugno con “La Malarazza” in versione romanesca e con degli ospiti di grande livello come il rapper Rancore, il re della steel guitar Roberto Angelini ed il maestro del violino Andrea Ruggiero.

Insomma, quella andata in scena ieri sera a Piazzale del Verano è stata proprio una bella festa romana come non se ne vedevano da tempo. Sia ben chiaro, non che il pubblico accorso per godersi il concerto de Il Muro del Canto fosse soltanto romano, ma l’atmosfera ha ricordato proprio quelle belle feste delle estati romane nicoliniane di una volta. Il quartiere di San Lorenzo, poi, è stato la cornice perfetta in questo 10 agosto, giorno del patrono del quartiere bombardato nel ’43, per questa festa di popolo, che per una notte ha scacciato via i fantasmi delle preoccupazioni quotidiane e ha donato un po’ di ritmo ed emozioni alla gente, che di certo oggi si sarà svegliata con il sorriso stampato sul volto ed una speranza in più in tasca: merito de Il Muro del Canto e merito della musica, lei, più di ogni altra cosa, “ultima dea” nelle nostre vite.