Jake Gyllenhaal e Ryan Reynolds alle prese con l’autocomplete di Google

Come sarà noto ai più, l’autocomplete di Google è una funzione del motore ricerca che – attraverso la digitazione di alcune parole chiave o di nomi di persona – è in grado di ricostruire e mostrare le frasi cercate più frequentemente dagli utenti in associazione a tali parole o nomi. Si tratta di una funzione certamente utile che può avere anche dei risvolti particolarmente divertenti, svelando ad esempio quali sono le ricerche più bizzarre che il popolo del web ha effettuato riguardo ad alcune celebrità.

Ovviamente l’assurdità delle ricerche aumenta con l’aumentare della notorietà dei personaggi coinvolti, ne sanno certamente qualcosa Ryan Reynolds e Jake Gyllenhaal che nel corso del tour promozionale per il loro ultimo film “Life – Non oltrepassare il limite” si sono prestati ad un piccolo test di WIRED: hanno letto, risposto e commentato – con molta ironia – alcune delle ricerche più bizzarre che li riguardano, emerse grazie all’autocomplete di Google.

Ecco il video in questione (per i sottotitoli, in inglese, cliccare sull’icona apposita in basso a destra):

 

Il primo a mettersi in gioco è stato Ryan Reynolds, che rispondendo ci ha messi al corrente del fatto che:

  • non è il figlio di Debbie Reynolds;
  • non è imparentato con Ryan Gosling (ma  dai?);
  • non ha denti mancanti (???);
  • non è cattivo, benché abbia picchiato degli orfani (ironia, n.d.r.);
  • ha alcuni tatuaggi;
  • non indossa eye liner (ma Jake afferma il contrario);
  • non conosce le arti marziali;
  • ha una vista perfetta di 10 decimi;
  • non ha un gemello.

Subito dopo è stato il turno di Jake Gyllenhaal, il quale ha reso noto che:

  • il suo segno zodiacale è il Capricorno;
  • il suo primo film è stato “A dangerous woman – Una donna pericolosa” (evidentemente una piccola défaillance, dal momento che il primo film a cui ha partecipato è stato “City Slickers – Scappo dalla città. La vita, l’amore e le vacche”);
  • mangia cuccioli di panda (ironia 2.0, n.d.r.);
  • non ha tatuaggi;
  • è nato (probabilmente) nelle prime ore del mattino;
  • ha davvero scalato l’Everest;
  • è andato alla Columbia University;
  • solitamente non si serve di stuntman, a meno che la pericolosità di una scena non sia eccessiva;
  • sa cantare.

Queste non sono che alcune delle risposte fornite dai due attori che, malgrado l’assurdità delle varie domande, si sono lasciati entusiasmare dal divertente teatrino. Dal video dunque, non sono emerse solo alcune particolari notizie riguardanti i due attori, ma una buona dose di ironia e autoironia – doti che di certo sono state incrementate dalla loro sintonia e spontaneità.

Che dire? Non rimane che vedere se questa sintonia traspare anche nel loro film “Life – Non oltrepassare il limite”, attualmente nelle sale.

Life – Non oltrepassare il limite, presto nelle sale cinematografiche

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Dal 23 marzo arriva nelle sale cinematografiche “Life : Non  oltrepassare il limite, l’avvincente thriller sul coraggio dell’uomo e il suo desiderio di esplorazione ai limiti della conoscenza. Distribuito dalla Warner Bros. Entertainment, il film è diretto dal regista Daniel Espinosa. La pellicola vede un cast di attori molto importanti: Jake Gyllenhaal, Ryan Reynolds e Rebecca Ferguson. Ne fanno parte anche: Hiroyuko Sanada, Ariyon Bakare e Olga Dihovichnaya.

Il filmLife: Non oltrepassare il limiteracconta la storia dell’equipaggio di una stazione spaziale internazionale in procinto di fare una delle scoperte più importanti della storia: raccogliere la prima prova di una vita terrestre su Marte. Quando l’equipaggio inizia a svolgere le prime ricerche sul campione, capirà di trovarsi di fronte una forma di vita più intelligente del previsto.

La sceneggiatura aveva un fortissimo livello di realismo e trasmetteva tensione costante – afferma Ryan Reynolds, protagonista del film nel ruolo dell’esperto Rory Adams- il film inizia come fosse la storia di una scoperta nello spazio e poi si tinge di tensione crescente man mano che restiamo in contatto e conosciamo sempre meglio questa ‘cosa’ portata a bordo della Stazione Spaziale Internazionale”.

Ad affiancare Ryan Reynolds c’è Jake Gyllenhaal, che da anche la sua sul lavoro del regista raccontando: “Daniel ha voluto costruire una realtà terribilmente soffocante, in altri film, ci si può distaccare dalla realtà del grande schermo, Daniel invece ha voluto creare un ambiente dove tutto fosse veramente realistico“. Espinosa già regista di Child 44 – Il bambino numero 44,  spiega: “Life : Non oltrepassare il limite è un omaggio ed un tributo al coraggio necessario ad incontrare l’ignoto senza paura ed allo stesso tempo porta in sé la storia dell’umanità. Di fatto, noi uomini non abbiamo incontrato l’ignoto molto spesso e quindi la questione sarà non tanto cosa farà l’ignoto a noi, bensì cosa faremo noi all’ignoto.”