LEGNO: Mi “Casa De Papel” es tu “Casa De Papel”

Di Alessio Boccali

legno cov

Praticamente in contemporanea con l’uscita in Italia della quarta stagione de “La casa di carta”, i Legno, progetto indipendente formato da due ragazzi toscani – che noi conosciamo solo come Legno Felice e Legno triste – di casa Matilde Dischi, hanno dato alla luce il loro nuovo singolo intitolato proprio “Casa De Papel”. Il brano (una co-produzione Matilde Dischi-Artist First), è entrato da subito nelle playlist editoriali di Spotify “New Music Friday” e “Indie Italia” confermando il grande successo di stream del duo, e anticipa “Titolo EP”, l’album dei Legno in uscita nei prossimi mesi. Ad impreziosire il brano, i due toscani hanno lasciato che, in questi giorni di quarantena, fossero i loro fan i protagonisti del videoclip ufficiale del pezzo.

Ciao ragazzi, come state? Innanzitutto, spero di essere arrivato dopo che avete finito di guardare la nuova stagione de “La Casa De Papel” e che non avete subito degli spoiler. A proposito, da cosa nasce questo titolo per il vostro nuovo singolo?

Ciao! (Ride… solo Legno felice, naturalmente. N.d.r.) “Casa de Papel” è una serie che ha rivoluzionato e scosso le fantasie di milioni di persone. Nel ritornello del pezzo che fa “È bello finché dura anche se non è bello”, si racchiude il senso dell’intero brano: quanto vorremmo che un momento bellissimo possa durare per sempre? Peccato che non sia così.

LEGNO

La frase ricorrente del pezzo l’avete già citata ed “È bello finché dura anche se non è bello”; portandola ai giorni drammatici che stiamo vivendo, e pensando soltanto al tempo che noi cittadini, fortunati perché stiamo bene, dobbiamo passare a casa, può essere un incitamento a trovare il “bello” anche in questa quarantena?

Casualmente questa frase è molto vicina ad ognuno di noi in questo momento. Sapere che possiamo trovare qualcosa di bello e che ci tiene occupati in un contesto del genere è fondamentale. Di solito le piccole cose della quotidianità che riteniamo poco importanti si mostrano fondamentali. Esempio fare una torta, leggere un buon libro, iniziare a fare esercizi fisici ecc.

Sempre parlando di titoli, da dove viene l’idea, a mio modesto parere, geniale di chiamare il vostro prossimo EP “Titolo EP” e cosa ci racconterà?

Volevamo dare un seguito al nostro “Titolo Album”, ci piaceva non dare importanza ad un singolo pezzo o ad una parola frase in particolare, così abbiamo optato per “Titolo Ep”. Toccheremo diversi temi: su tutti, quello sentimentale e quello della nostalgia…

LEGNO 1

Legno è il nome del vostro progetto, una scatola, un contenitore quindi, è invece il materiale che nasconde i vostri volti. Se uniamo queste due cose: il legno e il contenitore possiamo pensare ad un cassetto. Cosa c’è nel vostro cassetto di vita: aspirazioni, sogni ecc. ma anche e soprattutto la vostra personalità, il vostro vissuto… Cosa di tutto ciò ci aiuta a conoscervi meglio dell’eventualità di guardarvi negli occhi?

Hai colto perfettamente il senso della questione scatola, un cassetto dove teniamo le nostre cose, lo apriamo e attraverso i nostri brani cerchiamo di far uscire tutti i nostri pensieri, emozioni, ricordi, pezzi di vissuto che volevamo tirare via da questo cassetto. Noi siamo due amici che sentivano l’esigenza di far arrivare prima di tutto le canzoni, così comunichiamo con gli stati d’animo più comuni: Legno Triste e Legno Felice. Tutti noi passiamo dalla felicità alla tristezza senza pensarci, per noi è stato molto importante arrivare a comunicare quello che siamo senza far sapere chi siamo, a volte l’apparenza inganna e con i Legno non ingannerà mai perché tutti noi siamo felici e tristi… 😊 🙁

Legno è un progetto indipendente, ma in questo calderone negli ultimi anni sono stati inseriti tantissimi artisti. Cos’è per voi essere indie e cosa vi distingue nella vostra musica?

Noi facciamo musica per il piacere di farla, non ci piacciono molto le etichette. La musica indie, se così la vogliamo definire come genere, è un qualcosa che ha fatto aprire gli occhi su una realtà che vive e che si sta pian piano affermando. E di questo non possiamo che esserne felici.

Per realizzare il videoclip de “La Casa De Papel” avete chiesto aiuto ai vostri followers, è molto bello il messaggio che date con il video e che ribadite in grafica nel finale: ovvero che uniti ce la si fa sempre.

Siamo molto felici di aver lanciato un messaggio solidale e di sensibilizzazione per il periodo che stiamo passando. Pensiamo che la musica abbia l’obbligo morale di trasmettere qualcosa di buono e di unire le persone che in questo momento si trovano in difficoltà. Noi nel nostro piccolo abbiamo contribuito a lanciare un messaggio, cercando di fare impiegare il tanto tempo libero ai nostri fan per divertirsi e passare un po’ di leggerezza insieme a noi…

Per finire, facciamo un gioco: cinque brani per non sentire troppa nostalgia delle persone che in questo momento non possiamo abbracciare.

“Kurt Cobain” di Brunori Sas, “Al Telefono” di Cesare Cremonini, “At The Door” degli Strokes, “Once” di Liam Gallagher e “Dead Meat” di Sean Ono Lennon.