Addio a Georges Pretre, uno dei massimi direttori d’orchestra del secolo scorso

E’ morto ieri a 92 anni Georges Pretre, uno dei direttori d’orchestra più importanti del nostro tempo. Una carriera lunga 70anni, 50 dei quali in sodalizio con i Wiener Symphoniker. E’ stata proprio la Scala, istituzione milanese a cui Pretre era particolarmente legato, a dare la triste notizia della sua morte.

La lunga carriera

Nato a Waiziers il 14 agosto 1924, Pretre debutta alla Scala nel 1966 dirigendo una produzione del Faust di Gounod con Mirella Freni, Nicolai Gedda e Nicolai Ghiaurov, mentre due anni dopo  dirige Turandot con la regia di Margherita Wallmann. Negli anni 70′, il maestro partecipa a diverse opere: La Carmen con Fiorenza Cossotto(72′), La bohème di Puccini con Luciano Pavarotti e Ileana Cotrubas(75′), Madama Butterfly e Manon Lescaut(78′) di Puccini con Sylvia Sass e Plácido Domingo. Negli anni 80′ Pretre dirige altre opere importanti come Cavalleria rusticana e Pagliacci(81′) e Les Troyens di Berlioz(82′). Tra gli ultimi impegni del maestro si ricordano  Turandot(2001) con la regia di Keita Asari  e Pelléas et Melisande con la regia di Pierre Médicin.

Il legame con La Scala

Il maestro ha continuato a dirigere fino alla fine: l’ultimo concerto della sua lunga carriera ha avuto luogo il 22 febbraio 2016 proprio alla Scala, teatro con cui il maestro ha avuto un grande legame per 50 anni. Georges Prêtre sarebbe dovuto tornare sul podio per la Stagione Sinfonica del Teatro alla Scala il 13, 15 e 17 marzo 2017. I familiari hanno rivelato che il maestro è morto con un grande sorriso, lo stesso che aveva quando svolgeva il suo lavoro. La sua musicalità, magia, energia, veniva trasmessa alle orchestre con cui lavorava e ogni musicista desiderava superarsi per lui. La perdita del maestro lascia un vuoto incolmabile che difficilmente verrà riempito, se non con il suo eterno ricordo.