Le 5 curiosità su… Freddie Mercury

– FREDDIE MERCURY –

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  1. La fede zoroastriana

I genitori di Freddie Mercury erano appartenenti all’etnia d’origine persiana parsi e di religione zoroastriana, il culto principale nell’area mediorientale prima che si affermasse l’Islam. Anch’egli mantenne questo legame con la religione del profeta Zarathustra tanto che anche i suoi funerali sono stati celebrati proprio secondo il rito zoroastriano.

  1. Il progetto del logo dei Queen

Fu Freddie stesso a progettare il logo diventato ormai icona dei Queen. Ispirandosi, anzi ricalcando lo stemma reale del Regno Unito, il cantante inserì il suo tocco artistico disegnandovi all’interno i simboli dei segni zodiacali dei componenti della band sovrastati da un’araba fenice, segno di immortalità e di speranza. Oltre alla corona e alla fenice quindi, Il logo è composto da due leoni (Roger Taylor e John Deacon), un granchio per il segno del cancro (Brian May) e due fate che rappresentano il segno della vergine (Freddie Mercury).

  1. La passione per i gatti

Freddie Mercury era un grandissimo appassionato di felini, tanto che la sua casa di Kensington ne era letteralmente invasa. Ma non è tutto; la passione del cantante per i gatti era così sfrenata che egli ha addirittura dedicato un brano dell’album Innuendo” alla sua gattina preferita Delilah.

  1. La misteriosa collezione di cravatte

Avete mai visto foto di Freddie Mercury con la cravatta? Mai? beh nemmeno io. Eppure pensate che il leader dei Queen ne possedeva più di cento, tuttavia odiava indossarle.

  1. Fonte d’ispirazione per un videogioco

Il personaggio Sol Badguy della serie di videogiochi Guilty gear è ispirato proprio a Freddie Mercury. In particolare, il nome “Badguy” è un omaggio al primo album da solista del cantante, intitolato Mr.Bad guy, e al singolo omonimo.

Le 5 curiosità su… Madonna

-Madonna-

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  1. Le origini italiane

Come tutti sanno il vero nome di Madonna è Madonna Louise Veronica Ciccone e nasce a Bay City nel Michigan nel 1958, i suoi nonni paterni si chiamavano Michelina e Gaetano Ciccone e come si deduce dai nomi sono di chiara origine italiana. Origini abruzzesi i nonni paterni nacquero a Pacentro un paese in provincia dell’Aquila.

  1. La prima volta da cantante

L’esordio musicale di Madonna è stato alla batteria di un gruppo nel 1979, il gruppo in questione si chiamava “The Breakfast Club”. Dopo un’opera di convincimento per farle cantare una canzone durante uno spettacolo a New York. Ha ottenuto consensi e un’ovazione importante da parte del pubblico, che immediatamente decise di diventare una cantante.

  1. Un concerto in rete

Il suo concerto del novembre 2000 alla Brixton Academy di Londra è stato uno degli eventi trasmessi in streaming, con più seguito di tutti i tempi con i suoi quasi 9 milioni di spettatori collegati.

  1. Da cantante ad Attrice

Fin dai primi anni ottanta Madonna ha alternato la carriera musicale e quella di attrice. Nel 1996 partecipa al film musicale Evita con cui vince anche il Golden Globe come miglior attrice, interpretando “Eva Peron”.

  1. Musica, Cinema e… Libri per bambini

Nel settembre 2003 è stato pubblicato simultaneamente in oltre 100 paesi e tradotto in diverse lingue, il suo primo libro per bambini dal nome di: “The English Roses“. Una saga di libri divisi in episodi che raccontano le avventure di cinque amiche.

 

Le 5 curiosità su… John Lennon

– JOHN LENNON –

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  1. Le origini di “Imagine”

Per molti Yoko Ono ha rappresentato la causa maggiore dell’allontanamento di Lennon dai Beatles ed addirittura la rovina del Lennon uomo; un merito però bisogna darglielo: la meravigliosa “Imagine” è nata dalla mente della donna, o meglio, John l’ha scritta ispirandosi ad una poesia scritta da Yoko all’età di 12 anni, mentre era in Giappone sotto ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.

  1. L’ammirazione di Fidel Castro

Nel dicembre del 2000, al centro de L’Avana, Fidel Castro ha scoperto una statua in bronzo dedicata a Lennon e, durante la sua inaugurazione, ha pronunciato le seguenti parole: «Mi spiace non averti conosciuto prima perché anch’io sono un sognatore. Un po’ di anni fa abbiamo avuto qualche problema, ma il tempo passa e oggi non siamo più conservatori come prima.».

  1. Così nacquero i Beatles

Durante l’adolescenza, John inizia a suonare e scrivere musica. A sedici anni forma il suo primo gruppo, i Quarryman, passa le giornate a suonare quella chitarra sgangherata che gli aveva regalato sua madre ed ascolta i lamenti di sua zia Mimì che ogni giorno gli ripete che la musica non gli darà certo da vivere. Durante un concerto dei Quarryman John conosce Paul McCartney. Il feeling tra i due è immediato, anche a causa dell’infanzia travagliata vissuta da entrambi dovuta alla perdita delle rispettive madri. Nasce così uno dei sodalizi musicali più famosi di sempre e nella casa di zia Mimì vedono la luce le prime canzoni dei Beatles.

  1. L’isola Dorinish

Nel 1967 Lennon acquistò un’isola deserta in Irlanda; per la somma di 1700 sterline fece sua una delle 117 isole dell’arcipelago e la denominò Dorinish. Una forma di ostentata opulenza forse, di sicuro un gesto molto originale proprio come l’artista nato a Liverpool.

  1. LennonMcCartney: un rapporto non tutto “rose e fiori”

I rapporti tra Lennon e McCartney non sono stati sempre eccellenti, anzi. Ultimamente lo stesso Sir Paul non ha avuto belle parole per l’ex compagno scomparso nel 1980 ed a dire il vero neanche lo stesso Lennon fu molto tenero in passato con Paul McCartney. Anzi, nel suo pezzo da solista “How Do You Sleep?”, John ha dedicato al caro Paul delle strofe molto eloquenti come ad esempio queste: «The sound you make is muzak to my ears / La musica che fai è musichetta da sottofondo alle mie orecchie.» oppure «The only thing you done was “Yesterday” / La sola cosa (buona) che hai fatto è “Yesterday”.

Le 5 curiosità su… Bruce Springsteen

-Bruce Springsteen-

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  1. The Boss…

Il soprannome “The Boss”, con la quale ormai da anni viene identificato Bruce Springsteen, deriva da fatto, che lo stesso Springsteen, distribuisse il compenso a fine serata fra i musicisti. In principio veniva utilizzato solo dai membri della band e dallo staff, un giorno tuttavia un giornalista sentì il modo con la quale veniva chiamato e lo diffuse fra i media. Ironicamente è stato chiamato così anche dall’ex presidente degli Stati Uniti, Barack Obama nel 2009: “I’m the president, but he’s The Boss

  1. Dopo un concerto… il concerto

Il 22 maggio 1997, terminato un concerto acustico al Teatro Augusteo di Napoli, i fan iniziarono a urlare così tanto, che dalle finestre del teatro si affacciò Springsteen e iniziò a suonare dando vita a un secondo concerto in strada (come successe già a Roma nel 1988).

  1. Una rockstar. Due copertine.

Springsteen è stata la prima rockstar ad apparire contemporaneamente sulla copertina di due settimanali importanti: il Newsweek e il Time. Era il 1975, Springsteen veniva dall’enorme successo di Born to Run.

  1. Springsteen e la The E Street Band

Tra il 1969 e il 1971 ricominciò a suonare con Steve Van Zandt, Danny Federici e Vini Lopez in una band che ebbe diversi nomi, fino a trovare un nome definitivo “Bruce Springsteen and The E Street Band”. Tale Band si sciolse nel 1989 (dove Springsteen utilizzo un’altra band “The Other Band”), per riformarsi quasi un decennio dopo, nel 1999.

  1. The Boss and The Blue Collar

Dopo l’album “Darkness on the Edge of Town”, uno dei grandi progetti discografici, Bruce Springsteen venne definito come il cantante dei “blue collar”, ovvero dei colletti blu, i cosiddetti operai. Per questo gesto si guadagnò il titolo di “working-class hero”, ovvero “eroe della classe lavoratrice.

Le 5 curiosità su… Kurt Cobain

– KURT COBAIN –

MTV Unplugged: Nirvana

  1. L’amico immaginario Boddah

Fin da quando era bambino Kurt aveva un carattere molto difficile: era un bambino iperattivo, rimasto molto segnato dalla separazione dai genitori. A suo dire, l’unico che sembrava capirlo era l’amico immaginario Boddah, al quale il cantante spesso e volentieri dava la colpa delle sue marachelle infantili. Questa figura immaginaria non ha mai abbandonato la mente di Kurt e non è un caso se la lettera di addio di quel maledetto 5 aprile ’94 fosse indirizzata proprio a lui.

  1. Piccolo regista

A quattordici anni Kurt iniziò a realizzare dei corti con la macchina Super-8, acquistate dai genitori del cantante per firmare i loro momenti con il figlio. Il primo corto del leader dei Nirvana fu una geniale versione del celebre “La guerra dei mondi”, i cui alieni protagonisti atterravano proprio nel cortile della dimora dei Cobain.

  1. La stima reciproca tra KurtQuentin Tarantino

Leggenda vuole che il regista Quentin Tarantino avrebbe voluto Cobain in “Pulp Fiction” nella parte dello spacciatore Lance, interpretato poi da un Eric Stoltz effettivamente somigliante al Kurt del ’93. Cobain rifiutò, ma in segno di ringraziamento per questo grosso attestato di stima da parte del regista, del quale egli amava soprattutto il capolavoro “Le Iene”, lo inserì nei ringraziamenti del disco “In Utero”.

  1. Prima dei Nirvana c’erano gli Stiff Woodies
  1. Un anno prima della formazione dei Nirvana, Kurt Cobain e l’amico Krist Novoselic danno vita ad un duo, gli Stiff Woodies, con Cobain alla batteria e Novoselic al basso, duo che si fa accompagnare sempre da chitarristi e cantanti diversi. Un giorno però Kurt decide di abbandonare la batteria e di assommare in sé il ruolo di cantante e chitarrista. Si unisce a loro Aaron Burckhard alla batteria e nascono così i Nirvana.
  1. La firma di Kurt Cobain

Avete mai notato che nei suoi diari il frontman dei Nirvana si firmava sempre come “Kurdt”? Nessuna risposta troppo macchinosa; molto semplicemente la D è l’iniziale di Donald, il secondo nome di Kurt.

Le 5 curiosità su… Bob Dylan

-BOB DYLAN-

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  1. Da Zimmerman a Dylan

Il nome reale di Bob Dylan e Robert Allen Zimmerman, nome di origini ebraiche. Robert Zimmerman, nel 1962, presso la corte suprema di New York, decise di cambiare il suo nome in Robert Dylan, da allora tutti lo conobbero come Bob Dylan, pseudonimo con il quale è diventato una star mondiale.

  1. Un figlio famoso

Il primogenito di Bob Dylan e Sara Lownds (prima moglie) è Jesse Byron Dylan, e proprio come il padre ha talento da vendere, solo in un altro campo, ovvero quello cinematografico, tanto che oggi è un regista riconosciuto.

  1. Dylan and The Beatles

Il volto di Bob Dylan compare sulla copertina di un album storico non suo: Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band, dei The Beatles. Dylan, nell’immagine è collocato in alto a destra.

  1. Tanti premi oltre la musica

Il 13 ottobre 2016, l’Accademia svedese assegna a Dylan il Premio Nobel per la Letteratura, con la seguente motivazione: “Per aver creato nuove espressioni poetiche nella grande tradizione della canzone americana”. Tuttavia non è il suo primo premio al di fuori della musica, Dylan ha vinto premi come: il Premio Oscar nel 2001 e il Premio Pulitzer nel 2008, più diverse onorificenze.

  1. Dylan vs il Papa

Nel 1997, Bob Dylan si doveva esibire per l’allora Papa, Papa Giovanni Paolo II, tuttavia un cardinale ha cercato in tutti i modi di fermare Dylan dal suonare per il santo padre, quel cardinale si chiamava Joseph Ratzinger (divenuto poi Papa Benedetto).

Le 5 curiosità su… Bob Marley

– BOB MARLEY –

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  1. L’amore per il calcio

Bob amava tantissimo il calcio, tanto che non sono rare le foto che lo ritraggono col pallone ai piedi o con indosso una maglia da calcio. E a proposito di calcio, Marley era un tifoso del Tottenham Hotspur e soprattutto del suo capitano: l’astro argentino Osvaldo Ardiles. Nel ’77, quando viveva a Londra, il cantante non perdeva neanche una partita del suo beniamino.

  1. Gli open act a Bruce Springsteen

A metà degli anni ’70 Marley apriva i concerti americani del Boss Bruce Springsteen. In quelle occasioni, i due erano soliti fare una chiacchierata pre-concerto nel camerino di Bob. Di cosa parlavano? A dir la verità Bruce ha sempre affermato che non capiva mai nulla di tutto ciò che Marley gli diceva. Il motivo? Il camerino dell’artista giamaicano era sempre coperto da una nebbia di fumo di marijuana.

  1. Naomi Campbell

Nel video del brano “Is this love”, incisa da Bob nel ’78, compare una giovanissima Naomi Campbell, poiché la madre della futura top model era una delle più grandi amiche del cantante giamaicano.

  1. La prima “Redemption song”

Nella versione iniziale dell’iconico brano “Redemption song” suonavano anche i Wailers, da sempre la band “spalla” di Marley. Prima di inciderla però, Chris Blackwell della Island Record, disse al cantante di alleggerirla un po’, magari registrandola con la sola chitarra acustica suonata da Bob stesso. Il risultato fu magnifico e la trasformò nel capolavoro che ancor oggi ci fa emozionare.

  1. La beneficenza e quella BMW contestata

A detta dei più stretti collaboratori del cantante, in Jamaica, negli anni Settanta, c’erano almeno tremila persone che, direttamente o indirettamente, vivevano grazie alla generosità di Bob Marley. Quanto l’artista giamaicano comprò per sé una BMW, qualcuno lo accusò di aver comprato una macchina per ricchi, un mezzo che non gli si addiceva. Bob Marley di tutta risposta affermava sempre che BMW non era la marca della sua macchina, ma semplicemente l’acronimo di Bob Marley Wailers.