MARCO CAROLA

a cura di Carlo Ferraioli

Una storia di stili e successi che hanno reso un DJ volto ed emblema di un party

Music On sta a Marco Carola come divertimento sta ad Ibiza. L’artista napoletano, classe ’75, non ha mosso i suoi primi passi in Spagna, ma possiamo stare certi del fatto che proprio lì sia avvenuta la sua definitiva consacrazione quale blasonato disc jockey internazionale. Carola infatti mette la palla al centro a cavallo degli anni novanta, registrando ben due album (The 1000 Collection, One Thousands, 1998; Fokus, Zenit, 1998) e producendo svariati EP in collaborazione con personaggi di spicco dell’elettronica mondiale: pensiamo al rapporto con Sven Väth, Adam Beyer e Richie Hawtin.

La sua connotazione, inizialmente, propende per una techno più pura e meno house, ma mai priva di accorgimenti che rendono – e continueranno a rendere poi per tanti anni ancora – le sue feste dei veri e propri momenti di libido musicale. Un dolce martello che affabula corpo e anima fino al mattino, senza nemmeno rendersene troppo conto. Col passare degli anni Carola avverte l’esigenza di spendersi professionalmente anche nelle sfaccettature più vicine a quello che è il suo istintivo bisogno di fare, creare e pubblicare musica; così arrivano altri tre album, dal 2001 al 2011: Open System, Question 10 e Play It Loud!. Di questi, solo l’ultimo è edito da un’etichetta diversa da Zenit, che sarebbe la Minus.

Durante il Sunwave Festival di Mamaia, in Romania, il 44enne ha tenuto caldo il suo posto dietro la console per ben 25 ore di fila, attrezzandosi anche con un ventilatore per via del gran caldo. Uno dei suoi particolari pregi è proprio la resistenza.

A questo punto ha già iniziato col passare da uno stilema, musicalmente parlando, più crudo ad uno più soft e morbido. Non si parla più infatti di vera e propria techno, quanto più di minimal e tech-house. Proprio l’ultima riesce a trasmettere di Carola una delle parti meglio riuscite della sua intera carriera da DJ: il fantastico progetto musicale Music On.
Nato a Napoli e presto trasferitosi in Spagna, proprio ad Ibiza, l’isola dei sogni, il Music On esprime a pieno la voglia di party e di fare festa come altri pochi concept avevano fatto prima. Con Carola, DJ resident dal 2012 al 2018 presso l’Amnesia, questo momento di spensieratezza, evasione e fuga dalla realtà si sovrappone quasi del tutto all’immagine stessa di un producer che è riuscito a trasformare una “semplice” festa in attimi di delirio, musicalmente parlando e non. La location del party, fra le altre cose, ha cambiato abito da quest’anno, trasferendosi al Pacha: il locale, acquisito da poco da proprietà asiatica, ha voluto fortemente la festa riuscendo a strapparla ai cugini dell’Amnesia per svariati milioni di euro. Non possiamo non riconoscere quindi Marco Carola come uno degli artisti più quotati ed influenti dell’attuale scena mondiale, così come bisogna però dare atto a tutti coloro i quali hanno visto nel change dell’artista una (per così dire) svendita musicale: critiche giunte soprattutto dalla terra madre. Ma poco importa, ballare per credere!