Musica e il virus scompare (?)

Di Alessio Boccali
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La mappa atomica 3D della proteina spike del Covid-19

Non solo la scienza, ma anche la musica – sempre grazie alla ricerca naturalmente – potrebbero aiutarci nella terribile lotta al Covid-19. Nei giorni scorsi, infatti, i ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (Mit) hanno trovato un modo per tradurre in musica la struttura della sua famosa proteina spike, l’artiglio che sporge dalla superficie del virus e lo aiuta ad agganciarsi alle cellule. Il tutto, naturalmente, non è finalizzato alla semplice soddisfazione di una curiosità, ma è uno dei tanti tentativi che scienziati di tutto il mondo stanno mettendo in pratica per trovare quanti più possibili punti deboli nella struttura del SarsCov2.

Il risultato di questa trasposizione in musica, già pubblicato sul sito Science, è un concerto per flauti e strumenti a corde; in particolare, i suoni emersi da questi strumenti rappresentano tutti aspetti differenti della proteina “artiglio” spike. Per realizzare questo processo, i ricercatori hanno assegnato a ciascun amminoacido, di cui la proteina è composta, una nota, convertendo l’intera struttura in uno spartito musicale eseguito dagli strumenti scelti dagli esperti del Mit.

Questo speciale studio musicale della proteina, secondo i ricercatori americani, potrebbe aiutare a trovare sulla proteina gli “spazi” dove gli anticorpi o i farmaci sarebbero più avvezzi a legarsi, il tutto cercando le sequenze musicali corrispondenti a questi specifici siti. Oltre a ciò, altro obiettivo dichiarato della ricerca è quello di confrontare la partitura musicale del “nostro” coronavirus con un ampio database di altre proteine tradotte in musica in passato, cosicché, un giorno – speriamo nemmeno troppo lontano -, si riesca a trovarne una che si attacchi a spike, impedendo al virus di infettare una cellula.

“Musica e il virus scompare.” Ce la faremo…