Senhit: eclettismo e voglia di fare

Nata e cresciuta a Bologna da genitori eritrei, Senhit esordisce nel musical di Massimo Ranieri e della Disney on Broadway, che le permettono di viaggiare in tutto il mondo ed entrare in contatto con culture diverse. Dopo aver intrapreso un tour come cantante nei club di New York, Los Angeles, Las Vegas e San Francisco, nel 2006 rientra in Italia dando inizio alla carriera di solista e collaborando con grandi nomi della musica italiana come Gaetano Curreri degli Stadio e Zucchero. Con la sua band, la cantante si divide tra l’estero e l’Italia, in attesa del suo nuovo album Hey Buddy che conterrà alcune canzoni live.

Noi di MZKNews abbiamo incontrato Senhit, che ci ha concesso in esclusiva un’intervista:

“Ciao Senhit, cosa hai già fatto, cosa vuoi fare da grande e come hai trovato la forza di metterti in luce a livello nazionale e internazionale? Quali sono i tuoi progetti futuri”?
La forza è l’unica cosa che non mi manca, sono una guerriera, ho tantissimo entusiasmo e voglia di fare anche se non sono più una ragazzina, sono molto affamata e ho ancora voglia di esibirmi e fare concerti. Il palcoscenico è sempre stato l’elemento più importante per me. Massimo Ranieri mi ha aperto la strada dei musical, che rappresentava per me l’esperienza più completa, quindici anni fa debuttavo con Elton John… E’ stata un’escalation sempre positiva. Tornata a Bologna mi ha proposto un contratto la Panini, che mi ha preso sotto le sue ali. Un’esperienza che ci accomunava, visto che anche loro non avevano grandi conoscenze come casa discografica. Un’esperienza che mi ha permesso di conoscere tanti artisti”.

“Pensi di proseguire su queste orme, tenendo aperti vari sipari oppure pensi di continuare a sperimentare?”
“Non ho eliminato il discorso del teatro ma mi focalizzo sulla mia esperienza da solista. Con questo album mi sento vestita addosso, con tante collaborazioni. Il tempo va veloce, anche grazie ai social. Voglio continuare a fare concerti in giro per il mondo”.

“Entrando nello specifico, qual’è la differenza tra esibirsi con i club esteri e farlo in club italiani? Dove ti sei trovata meglio?”
“Le differenze di pubblico sono inesistenti, ho fatto tour al sud dove mi applaudivano come Lady Gaga e questo è capitato dappertutto. A Parigi, Amsterdam, ho avuto la stessa accoglienza. Ciò che cambia, forse, è l’accoglienza dell’artista: all’estero una cantante viene trattata come tale, esiste il concetto di meritocrazia. C’è l’attenzione nelle piccole cose, lo scrupolo. In Italia si rischia sempre di meno e non c’è voglia di investire. Questo nei locali lo sento e si nota anche negli altri campi”.

“Un’artista come te è più cantante o cantautrice?”
“Quest’anno mi sono buttata sui testi collaborando con diversi autori. Mi sento una vera e propria co-autrice”.

“Hai scelto di cantare in inglese. Perché questa scelta?”
“Come il musical ho congelato un attimo il cantare in italiano. E’ stata una scelta strategica, perché all’estero attira di più questa lingua. Prima o poi tornerò a cantare in italiano, ne sento l’esigenza. Sono sempre stata una viaggiatrice, ma ho sempre voglia di tornare in Italia”.

“Hai mai pensato di esibirti in lingua madre?”
“La capisco bene ma ho difficoltà a cantare in maniera fluida. Non ho mai pensato di cantare in questa lingua, anche se in famiglia nonna e madre la parlano spesso”.

“Concludendo, la scelta dell’etichetta in base a cosa l’hai fatta?”
“Nell’ultimo album ho cercato produttori che mi aiutassero a trovare il genere di Senhit, molto eclettico. Canzoni energiche, ballate d’amore, electro-pop. Ho cercato il produttore che mi aiutasse a legare tutto questo. E’ stato un lavoro scrupoloso per essere più trasversale, un po’ come sono io, non riesco a darmi un’etichetta. L’album si sente che ci sono tante piccole sfumature ricercate apposta. E’ stato tutto voluto”.

Noi di MZKNews ringraziamo Senhit per l’intervista e gli facciamo un grande in bocca al lupo.
Intervista di Carlo Ferraioli