Joonas Suotamo è ufficialmente il nuovo Chewbacca di Star Wars

joonas1

Peter Mayhew è stato l’attore nascosto dentro al costume del Chewbacca che abbiamo imparato ad amare in tutti i film della saga fino adesso usciti. Ne Il Risveglio della Forza però, a sostituirlo nelle scene più impegnative e complicate era stato Joonas Suotamo, un giocatore di basket. Avendo ad oggi più di 70 anni ed avendo da tempo grossi problemi di deambulazione dati dalla sua altezza di 2m e 18cm, arriva oggi l’annuncio ufficiale del passaggio di testimone con il giovane cestista (Suotamo ha anche una laurea in cinema), in concomitanza con l’inizio delle riprese del secondo spin-off di Star Wars, Han Solo: A  Star Wars Story (titolo ancora non ufficiale).

Tramite un tweet, l’attore ha voluto mandare un messaggio ai fan:

Sono enormemente grato per la straordinaria opportunità che mi è stata offerta: diventare parte del franchise Star Wars, che seguo da quando ero bambino. Voglio ringraziare la mia famiglia, gli amici, il mio allenatore e i miei compagni di squadra, tutti i membri del cast e della crew, la Lucasfilm e la Disney, tutti i fan di questo universo spettacolare e in maniera particolare Peter Mayhew.

Chewbacca è uno dei personaggi più iconici della storia del cinema e nell’interpretarlo Peter ha portato gioia in tutto il mondo. I consigli di Peter e la sua dolcezza sono stati dei doni incredibili che hanno riscaldato il mio spirito, preparandomi per questo viaggio. La mia aspirazione è rendere Peter orgoglioso e regalare ai fan il Chewie che conoscono e adorano.

Ci vediamo in una Galassia lontana, lontana…

Rivelato il titolo di Star Wars: Episodio VIII

E’ arrivato l’annuncio ufficiale da Lucasfilm e Disney, che hanno comunicato ai fan l’attesissimo titolo di Star Wars: Episodio VIII.

Abbiamo i più grandi fan di questa e di qualunque altra galassia” riporta il sito ufficiale. “In segno di gratitudine, volevamo che fossero i primi a sapere il titolo del prossimo capitolo della saga Skywalker. Star Wars: The Last Jedi

Ecco anche il primo teaser poster con il nuovo logo:

sw-8-poster

Star Wars: risarcimento record per la Disney dopo la morte di Carrie Fisher

Carrie Fisher sarebbe dovuta tornare in Episodio IX, in una parte più sostanziale di quella ricoperta ne Il Risveglio della Forza. Apparentemente la Disney però, aveva fatto firmare all’attrice una polizza assicurativa, siglata prima di tornare a interpretare Leia Organa nella nuova trilogia di Star Wars: è stata prorio la vita turbolenta dell’attrice, la sua storica battaglia contro la tossicodipendenza e il disturbo bipolare di cui soffriva ad aver convinto la Disney a stipulare una polizza così costosa.

A rivelarlo sono numerose testate tra cui il Daily Mail, che segnalano che ora che l’attrice è scomparsa la Disney riceverà fino a 50 milioni di dollari di risarcimento, polizza prevista se non fosse riuscita a completare tutti e tre i film.La Fisher aveva completato le riprese dell’ottavo episodio (nel quale  avrà una parte più ampia di quella nel Risveglio della Forza), ma sarebbe dovuta comparire anche nel nono. A causa della sua scomparsa, ora la Disney dovrà apportare diverse modifiche alla sceneggiatura della pellicola: la major non ha ancora commentato ufficialmente la vicenda, né ha stabilito quanto sostanziali saranno le modifiche allo script.

Morta l’attrice Carrie Fisher, addio principessa Leila…

Caro 2016, sbrigati a finire!
Lo stiamo pensando un po’ tutti in questi ultimi giorni del 2016, che, dopo la popstar George Michael, ci costringono a salutare anche l’attrice Carrie Fisher, per i più l’indimenticabile principessa Leila di “Star Wars”.

L’attrice statunitense aveva solo 60 anni. Il 23 dicembre si trovava su volo di linea diretto da Londra a Los Angeles quando, poco prima di atterrare, era stata colpita da un infarto. Le condizioni erano apparse subito gravissime ed appena arrivata in ospedale era stata ricoverata in terapia intensiva all’Ucla Medical, dove proprio stamattina ha esalato l’ultimo respiro.

Tanti i ruoli interpretati dalla Fisher nel corso della sua carriera. I cinefili la ricorderanno, ad esempio, per i suoi ruoli in pellicole di grande successo come “Harry ti presento Sally”, “The Blues Brothers” o “Hook – Capitano Uncino”, ma è il 1977 l’anno che Carrie Fisher non ha mai dimenticato. Quello fu infatti l’anno della svolta, dell’occasione della vita: dopo una serie di provini viene scelta da George Lucas per affiancare Mark Hamill ed Harrison Ford nella saga di Guerre Stellari, da quel momento un successo, forse inaspettato, che la rese famosa in tutto il mondo, e che, dopo quasi quarant’anni, gli fu confermato dal successo del recente “Star wars: Il risveglio della forza”.

Nel darle l’ultimo saluto vogliamo ricordare le parole con le quali nobilitò il suo personaggio più famoso, quella principessa Leila che è ormai a pieno diritto nella storia del cinema mondiale: Leila ha lanciato, a mio avviso, una nuova generazione di giovani donne sicure di sé, senza paura, con cui ci si può identificare.È bello essere lei. Forte e indipendente, tutto quello che avrei voluto essere io nella vita quando la interpretai per la prima volta nel 1977”

ROGUE ONE: A STAR WARS STORY – La recensione (senza spoiler)

Gli eroi sconosciuti dell’universo di Star Wars di Gianluca De Angelis

Sorto sulle ceneri di un “universo espanso” fatto di libri, fumetti e videogiochi (caratterizzato dall’essere tanto appassionante quanto disordinato) Rogue One: A Star Wars Story è, come anticipa il titolo, il primo di una serie di film spin-off che inframezzeranno annualmente le uscite della “saga madre” dell’universo di Guerre Stellari.

Questo “Episodio 3.5”, in realtà, non è altro che la storia comparsa già nei titoli di apertura del primo capitolo della saga, Una nuova speranza. La disperata missione per il furto dei piani della Morte Nera trova posto, infatti, subito prima di Episodio IV (quanto prima, esattamente, sarà chiaro solo alla fine del film), e fa da formidabile prologo a quel film del ‘77 che gettò le basi per quello che è oggi uno degli universi narrativi cinematografici più amati al mondo. Quello che fa egregiamente questa pellicola non è però solamente raccontare una grande storia, con un inizio ed una fine (cosa sempre più rara nella nostra epoca fatta di saghe infinite), quanto andare a tessere le fila e ricollegare due trilogie forse troppo distanti tra loro, mettendo anche qualche toppa  ad incongruenze dovute ad alcune ingenuità passate.

immagine-2

Si torna quindi ad epoche antecedenti ai capitoli storici della saga, a periodi oscuri in cui era l’Impero a dominare incontrastato la galassia ed era la Ribellione a ritrovarsi frammentata nei più disparati gruppi dagli altrettanto diversi metodi: la magia e la leggerezza dei capitoli principali qui è lontana, a dominare è invece la guerra e il dramma dei personaggi in essa coinvolti, che si può trovare nel volto duro dell’eroina della pellicola Jyn Erso (Felicity Jones) come nell’armatura ammaccata del sarcastico droide K-2SO.

Sono accantonate le battute come anche gli spiegoni, indirizzati entrambi principalmente forse ad un pubblico più “nuovo” della saga: Rogue One, oltre ad essere una pellicola inaspettatamente seria e cupa, è un film fatto per i fan di vecchia data, che tutto quello che chiedevano dalle loro ‘Guerre Stellari’ non era altro che poter dare un’occhiata più attenta ad un mondo che esisteva già, senza ampliarlo, senza proseguirlo, ma ammirandolo da dietro le quinte. I personaggi principali qui infatti sono proprio quelli minori, secondari, i soldati che in ogni film passavano sempre in secondo piano per far posto ai Jedi ed alle loro gesta: il gruppo di protagonisti che si forma nel primo atto del film è fatto da individui imperfetti, irregolari, disorganizzati, che si ritrovano a dover compiere una missione suicida più grande di loro. Nella loro normalità e con il fuoco di speranza che li anima riescono però, per un  momento, a far dimenticare anche una sagoma dal mantello nero che, seppur comparendo nel film molto poco, riesce a ristabilire immediatamente un’aura di terrore che noi spettatori avevamo dimenticato.immagine-1

Forse il compito svolto dal regista Gareth Edwards nella sua pellicola riesce così bene proprio perché nasce priva di quel peso di responsabilità che aveva contraddistinto Il Risveglio della Forza sin dal suo primissimo annuncio. Rogue One non ha l’obbligo di rifarsi all’estetica mitologica di tutti gli altri film della saga: alle radici western e fantasy da sempre ribadite da Lucas, Edwards sostituisce infatti quelle dei film di guerra. Non ci sono Jedi e nobili duelli con le spade laser, ma scene di guerriglia molto più tangibili e vicine allo sbarco in Normandia, dove il bianco delle armature degli Stormtrooper si sporca davvero, forse per la prima volta, di sabbia e devastazione.

Rogue One, quindi, riesce ad essere un capitolo così diverso ma allo stesso tempo così fedele a se stesso e agli ideali della saga che abbiamo imparato a conoscere e ad amare: resta una storia di padri e figli, ma qui né il padre né il figlio sono protagonisti di alcuna profezia. Resta una storia di spettacolari inseguimenti nello spazio a colpi di laser, che qui però vengono oscurati dagli scontri a fuoco allo sbaraglio sulla spiaggia, dalle pistole e dalla polvere. Resta una storia sul destino e sulla Forza, ma qui la Forza non è un’arma né un potere da usare in battaglia, quanto un ideale e un mantra ripetuto a bassa voce da un cieco.

immagine-4

 

“Le ribellioni si fondano sulla speranza”

Rogue One ha conquistato l’Italia

La nuova avventura firmata Lucas film Rogue One: A Star Wars Story è arrivata nelle sale italiane il 15 dicembre e ha subito conquistato il pubblico italiano. Il primo capitolo di una nuova serie cinematografica ambientata nell’amato universo di Star Wars è balzato subito al comando del box office registrando un incasso di oltre 3 milioni di Euro nel nostro Paese nel primo week-end di programmazione.

rogue-one-jyn-ersa-geared-upDiretto da Gareth Edwards e prodotto da Kathleen Kennedy, Rogue One: A Star Wars Story racconta la storia di un improbabile gruppo di eroi che, in un periodo di conflitto, intraprende una missione per sottrarre i piani della più potente arma di distruzione di massa mai ideata dall’Impero, la Morte Nera. Questo evento, fondamentale per la storia di Star Wars, spingerà delle persone ordinarie a unirsi per realizzare imprese straordinarie diventando parte di qualcosa di più grande.

A proposito di questa nuova produzione, Kathleen Kennedy sottolinea che “questi film sono interessanti perché non seguono un filone specifico. Abbiamo l’occasione di realizzare film diversi dalle produzioni tradizionali della saga. Stiamo cercando di creare un’ulteriore varietà all’interno di questo genere”.rogueone_logo-0-0

Il regista Gareth Edwards racconta che “è stato molto interessante creare film diversi all’interno dell’universo di Star Wars”. E aggiunge “Adoro Star Wars. Sono cresciuto con la trilogia originale e mi auguro di aver onorato la saga pur avendo beneficiato della libertà di fare qualcosa di diverso”.

Girato tra l’Inghilterra, l’Islanda, la Giordania e le Maldive, Rogue One: A Star Wars Story presenta un cast internazionale con attori provenienti da ogni parte del mondo, come Inghilterra, Australia, Cina, Messico, Danimarca e Stati Uniti: la candidata all’Oscar® Felicity Jones (La Teoria del Tutto), Diego Luna (il film premio Oscar® Milk, Cogan – Killing Them Softly, Ben Mendelsohn (Mississippi Grind, la serie Tv Bloodline), la star di Hong Kong di film d’azione e arti marziali Donnie Yen (Ip Man e Blade II), Jiang Wen (Let the Bullets Fly, Devils on the Doorstep), il premio Oscar® Forest Whitaker (The Butler – Un Maggiordomo alla Casa Bianca, L’Ultimo Re di Scozia), Mads Mikkelsen (Il Sospetto, Casino Royale), Alan Tudyk (L’Ultima Parola – La Vera Storia di Dalton Trumbo, la serie Tv Con Man), la cui performance in Rogue One: A Star Wars Story si avvale della tecnica di performance-capture, e Riz Ahmed (Lo Sciacallo – Nightcrawler, Four Lions).

In Italia,  fino al 18 gennaio 2017, i  fan hanno l’opportunità di mettersi alla prova partecipando al grande concorso “Star Wars Missions” che mette in palio tutti i giorni un premio instant win: gli utenti possono unirsi ai Ribelli e affrontare diverse sfide distribuite all’interno di 3 livelli di gioco sul sito www.star-wars-missions.it. I giocatori più assidui, ogni settimana, hanno la possibilità di vincere un super kit Disney Store di gadget ispirati al film Rogue One: A Star Wars Story.

Inoltre, acquistando almeno un prodotto Star Wars e inserendo sul sito i dati dello scontrino, gli utenti registrati hanno la possibilità di vincere ogni venerdì una Rogue One Google Cardboard, sbloccare un quarto livello del gioco e partecipare all’estrazione di un fantastico premio finale: un viaggio a Orlando per quattro persone in occasione di Star Wars Celebration 2017.