YUMAN

YUMAN PRESENTA IL SUO “NAKED THOUGHTS”

di Alessio Boccali

“Run, run, run” e non arrenderti mai…

Yuman, all’anagrafe Yuri Santos, è un talento in rampa di lancio; il suo album d’esordio è una ventata d’aria fresca – cantata però da una voce calda – che sembra provenire da lontano e che si candida a ritagliarsi il suo spazio nel panorama musicale nostrano.

Ciao Yuri, com’è stato il percorso che ti ha portato alla nascita di “Naked Thoughts”?

È stato un percorso molto lungo, un vero e proprio parto (ride, n.d.r.). Sono stati due anni intensissimi: dalle prime bozze fino alla loro finalizzazione, dalla scrittura dei testi alla scrittura della musica. È stato un continuo reinterpretare le canzoni in un percorso quasi spirituale.

Cosa rappresentano questi “pensieri messi a nudo” da cui il titolo del disco?

Rappresentano tutto ciò che mi è passato in mente in questi ultimi due anni. Da qui il risultato e la grande varietà dei brani dell’album.

Hai suonato già su palchi importanti, come, ad esempio, quello dell’Indiegeno; quanto ti ha fatto crescere l’adrenalina donata da queste esperienze live?

Tantissimo. Il live mi fa impazzire: vedere tutta la gente che ti apprezza, naturalmente, ti carica, ti dà la spinta.

Un grido di battaglia, di rivoluzione per questo caos generazionale…

Credo che la vera rivoluzione sia lottare per essere se stessi, non abbiamo altro di più importante da fare al momento!

Quali sono stati i punti fermi che hanno guidato questo tuo esordio?

Sicuramente il producer Francesco Cataldo, con il quale abbiamo vissuto in simbiosi per parecchio tempo, e poi soprattutto gli amici, che mi hanno dato un grandissimo supporto. A volte è dura resistere, quindi devo sicuramente ringraziare tutti quanti loro.

Qual è la frase che ti sei ripetuto più volte durante la tua gavetta prima di arrivare a questo traguardo di un album? Forse quel “Run, run, run” che canti in uno dei pezzi del disco?

Esatto, poi sicuramente il “Ce la puoi fare” non è mai mancato; ci ho sempre creduto indipendentemente da spazio, tempo, età… non bisogna accontentarsi mai né adagiarsi. Questo non significa diventare maniacali, ma semplicemente saper tenere duro, lottare per i propri obiettivi e allo stesso tempo non arrendersi mai.

In conclusione, qual è la canzone di questo disco che canteresti con il tuo idolo?
Beh, il mio idolo vivente è Anderson Paak e ti dico che ci canterei molto volentieri “Love Ain’t Relaxing” o “Oh My!”.

“First time i fell in love”: l’avventura di un orsetto nel terzo videoclip di Yuri Santos

E’ uscito il 14 dicembre “First time i fell in love“, il terzo video di Yuri Santos, per la regia di REPLAY filmakerJacopo Mancini (in collaborazione con Superview) e distribuito dall’etichetta  MZK Lab. Il cantante ha sfornato a maggio il suo primo album “Love Frames“, registrato negli studi Muziki di Formello (RM). Il video racconta la storia di un orsetto all’avventura, che dopo tanto peregrinare incontra in un bosco la sua amata, alle prese con la raccolta dei frutti. La clip si conclude con i due che trascorrono un’intera notte davanti ad un falò, con l’orsetto alle prese con una canzone da far ascoltare alla sua nuova campagna .  Un album con un sound moderno, che ti permette di viaggiare con il cuore e la mente.  La sua profonda voce soul, ricorda il florido periodo del blues anni 50′. Importante per Yuri Santos è stato l’incontro con il sound elettronico-sperimentale dell’etichetta discografica prima citata, con cui ha pubblicato il suo primo album.

“Diregiovani.it” parla dell’album come di “una voce e tanti ritmi”, mentre “Culturiamo” descrive il cantante con origini afro-italiane come “un artista versatile, dal futuro roseo”.

 Di seguito il nuovo videoclip del cantante: