#LPSIM – #LaPoesiaSalveràIlMondo: in difesa della poesia per emozionare via social

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La poesia, è una di quelle arti che ultimamente sta perdendo sempre più consensi e amore da parte del pubblico. Non basta alla poesia la sua storia, i suoi celebri versi, i suoi poeti o almeno non può bastare più. Per fortuna, dei valorosi cavalieri si battono per la salvezza della poesia, riproponendola in un modo tutto nuovo e social. È così che abbiamo raggiunto in un intervista telefonica i fondatori del progetto “#LPSIM – #LaPoesiaSalveràIlMondo”, Francesco GiordanoRiccardo ParraviciniMatteo Pasquinelli.

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Partiamo subito con una domanda molto importante, come sarà nato e come si sviluppa ‘#LPSIM – #LaPoesiaSalveràIlMondo’:Allora il progetto artistico e culturale ‘#LPSIM – #LaPoesiaSalveràIlMondo’ nasce a settembre con l’apertura della pagina Facebook. Nasce con la voglia di restituire una sensibilità verso la poesia alle nuove generazioni”. Poi abbiamo chiesto cosa per loro fosse la poesia e perché no una definizioneLa poesia è considerata un’arte per pochi,  ma è insita nel genere umano e ha bisogno di esprimersi. L’uso dei social è per avvicinarsi al pubblico più giovane. Come definizione ti diamo una di quelle trovate all’inizio del progetto – Espressione metaforica di contenuti umani- in poche parole cercare di emozionare le persone”.

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Quanto è difficile rappresentare e fare poesia per coinvolgere il pubblico …Beh, è abbastanza difficile, noi cerchiamo non solo dei linguaggi, ma anche un visivo da collegare a determinate poesie. Con un linguaggio familiare quanto più possibile per i ragazzi. Abbiamo iniziato facendo video semplici a telecamera fissa, come se fosse un blog” … e perché proprio il tema della poesia Inizialmente, l’idea deriva da una nostra passione personale sulla poesia, dal momento che abbiamo deciso di propagandare la poesia, ci è parso subito molto semplice il connubio social/poesia. Twitter e Facebook funzionano in modo diretto, senza tante parole, un po’ come la poesia che in poche righe può raccontare tutto.  Per questo ci sembrava che la poesia si sposasse bene con internet”.

Siamo verso la fine della nostra intervista e puntiamo su domande più “personali”, quale è il poeta e/o la poesia preferita dei nostri valorosi paladini?Beh si, poeta preferito del progetto è Aldo Palazzeschi, la nostra figura di riferimento. Personalmente Pascoli (Riccardo), io invece sono appassionato di Leopardi (Francesco)”.

 Quali sono i vostri obiettivi?Il nostro obiettivo è e resta quello di diffondere il linguaggio poetico tra i giovani, è per questo che utilizziamo l’hastag”. Concludiamo con qualche curiosità sul progetto” Abbiamo conosciuto un sacco di autori contemporanei che abbiamo iniziato ad ascoltare, come Guido Catalano. Poi con la pagina abbiamo avuto la fortuna di poter condividere le poesie delle persone, ed era uno dei nostri obiettivi iniziali”.

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